Retroscena sul tesoretto

Giorgia Meloni, "asso coperto": rumors sul "regalino" in busta paga

Come Renzi con gli 80 euro, anche Giorgia Meloni vuole fare un "regalino" agli italiani. "Da alcuni mesi una squadra costituita dalla premier sta lavorando alla realizzazione di un 'progetto bandiera' capace di impattare sulla pubblica opinione e favorire il pieno nelle urne a FdI", scrive in un retroscena su il Corriere della Sera Francesco Verderami. "L’operazione è in atto e il Def paradossalmente lo disvela".

Infatti il documento di economia e finanza è "troppo scarno, troppo poco incisivo per essere realistico. Certo, non ci sono soldi nelle casse dello Stato, bisogna rassicurare i mercati finanziari, cautelarsi dallo spread, tenersi in linea con le regole di Bruxelles: però il 'racconto' di ciò che si vorrà fare è così privo di appeal da aver insospettito il Pd. La tesi accreditata nell’esecutivo è che Meloni tenga una 'carta coperta'", si legge.

Il viceministro all'Economia Leo avrebbe confidato a un rappresentante della maggioranza che "se le cose andranno bene potremo fare una sorpresa agli italiani per fine anno", quindi proprio all'inizio della campagna elettorale per le elezioni europee. 

Al momento "non è dato sapere quali siano gli 'ottanta euro' di Meloni, se si tratti di un solo obiettivo o se - in base a quanto trapela - siano 'più di uno, coordinati tra loro'. Ma è evidente che la premier non possa fermarsi al taglio del cuneo fiscale, per quanto l’ultima tranche di tre miliardi - che si aggiunge ai precedenti cinque - 'valga il doppio, visto che verrà spalmata su un semestre', come tengono a sottolineare esponenti di FdI: 'Quindi già adesso siamo più o meno agli stessi livelli del decreto Renzi'. In ogni caso a Palazzo Chigi non basta: l’ambizione è maggiore. Il punto è dove verranno recuperate le risorse", conclude Verderami.