Strane parole

Maria Elena Boschi, retromarcia? "Calenda? Margini per lavorare insieme"

Morte precoce per il Terzo Polo: addio al partito unico dopo la lite a tempo record tra Carlo Calenda e Matteo Renzi, lite condita da violentissimi scambi di accuse. E a fare il punto sullo stato dell'arte, intervistata da Agorà, su Rai 3, ci pensa Maria Elena Boschi, elemento di spicco di Italia Viva e fedelissima di Matteo Renzi. L'ex ministro in primis smentisce le voci circa il fatto che Forza Italia e l'universo azzurro siano nel mirino: "Noi non puntiamo a sostituire Forza Italia perché non vogliamo entrare in maggioranza. Finché Meloni sarà presidente del Consiglio noi saremo all'opposizione come Italia Viva".

E ancora, intervistata da Monica Giandotti, Boschi aggiunge che IV parlerà all'elettorato di Forza Italia, ma anche a quello del Pd e di altre forze politiche: "Chi fa politica cerca sempre di crescere nel consenso e cerca di parlare non solo ai propri elettori, ma anche a quelli degli altri partiti. Noi parliamo anche all'elettorato di Forza Italia, come a quello del Pd, della Lega e delle altre forze politiche". Ma sul Pd di Elly Schlein chiosa: "Si è scelta nel Pd una linea politica che è molto spostata a sinistra. E spazio per i riformisti non ce n'è. Questo apre uno spazio per alternative politiche riformiste che lì forse non trovano più spazio".

Quindi, una delle frasi forse più surreali: la Boschi infatti a poche ore dalla rottura si dice pronta a collaborare con Calenda e Azione: "Penso che ci siano i margini per lavorare insieme. Siccome le proposte, le idee, i valori sono gli stessi, non c'è rottura sulla linea politica, io credo che si possa continuare a lavorare insieme". Però, ha aggiunto, "basta attacchi al leader della nostra comunità politica", ossia Matteo Renzi.

A stretto giro, però, arriva anche la serrata critica nei confronti di Calenda: "Quello che abbiamo detto è: facciamo un Congresso vero sui territori e per l'elezione del segretario. Calenda, secondo me, si è spaventato all'idea che, a un Congresso vero, non fosse lui quello incoronato leader per acclamazione. E lì, secondo me, ha cambiato idea". "È incomprensibile. Se avessimo avuto una rottura per motivi politici avrei capito. Ma qui non ci sono motivazioni politiche", conclude sibillina Maria Elena Boschi.