All'attacco
Giorgio Mulè, lo sfogo: "Basta professioni di fede sulla Meloni"
Giorgio Mulè non usa giri di parole e di fatto spiega qual è la temperatura in questo momento nei corridoi di Forza Italia. Il leader in questo momento è al San Raffele e sta combattendo contro una polmonite che sarebbe la diretta conseguenza di una leucemia cronica che lo affligge da diverso tempo. Su la Stampa il vicepresidente della Camera fa il punto e afferma: "Se Berlusconi dovesse essere meno presente nella vita del partito, servirebbe un supplemento di maturità, ovvero fare quello che Berlusconi ha sempre fatto: trovare nella coalizione dei compromessi nonostante i rapporti di forza che ci darebbero perdenti".
Ma di fatto Berlusconi, secondo quanto riportano i bollettini medici delle ultime ore, sarebbe in ripresa con le condizioni in netto miglioramento. Insomma probabilmente non è giunto ancora il momento di pensare a una possibile vacatio in Forza Italia. A questo punto però Mulè parla anche del rapporto tra gli azzurri e Fratelli d'Italia: "Siamo in periodo pasquale, per cui le professioni di fede in questo momento devono essere concentrate solo in una direzione: Berlusconi si ristabilisce e tornerà a essere il leone che abbiamo sempre conosciuto". E ancora: "Tutte le altre professioni di fede, come ad esempio la fedeltà al governo Meloni sono dissonanti. Il nostro appoggio esiste già, - osserva il vicepresidente - è inutile ripeterlo in continuazione. Non è mai venuto meno. Il grande equivoco è aver confuso posizioni che non sono identitarie, ma rispondono a un mandato elettorale preciso, che Forza Italia ha messo sul tavolo: pensioni, lavoro e giustizia. Ma nulla che mettesse in discussione il governo".
Mulè poi parla ancora del futuro del partito: "Forza Italia me la immagino dotata di maturità, che troverà nel confronto e nell’adesione ai propri valori la ragion d’essere all’interno del governo". Mulè è stato accusato da alcuni colleghi di partito di seguire una linea ostile al governo Meloni, 'posizioni originali' le ha chiamate il suo capogruppo Paolo Barelli: "Io ho sempre aderito al mandato e ai suggerimenti di Berlusconi. Io non voglio essere originale, ma nemmeno la brutta copia di un replicante. Quindi il compito non è continuare a ribadire la mia fedeltà al governo Meloni, ma trovare le tracce genetiche di Forza Italia all’interno di questo esecutivo", conclude Mulè.