Marziani rossi

Schlein un problema per Meloni? "Ai confini della realtà": Sallusti smonta il Pd

Alessandro Sallusti

«Continueremo a essere un problema per il governo di Giorgia Meloni», ha detto ieri Elly Schlein presentando la squadra che la affiancherà nella nuova segreteria del Pd. Problema? Quale problema? Quando mai il Pd è stato un problema per Giorgia Meloni? In realtà per la premier il Pd è stato il miglior alleato negando agli italiani una alternativa seria e credibile. E con la Schlein al comando questo aiuto non potrà che crescere. Allora, la situazione è questa: delle menate sulla identità sessuale fluida non gliene frega nulla a nessuno, neppure ai fluidi che possono tranquillamente rimanere nella loro condizione. Degli immigrati senza se e senza ma ne vogliamo parlare? Financo la maggioranza degli elettori del Pd si dichiara nei sondaggi contraria all’invasione.

Difendere, come è stato fatto recentemente, la dignità delle borseggiatrici rom che imperversano sulla linea metropolitana di Milano non attira, diciamo così, particolari simpatie neppure tra gli elettori più fedeli. Vogliamo parlare della contrarietà del Pd a una pace fiscale? Vogliamo cioè dire che i suoi elettori non hanno multe o cartelle esattoriali nel cassetto perché non possono pagarle a prezzo pieno subito e sono sdegnati da sconti e rateizzazioni? Certo, Elly Schlein non ha mai vissuto situazioni simili, del resto non ha mai lavorato un giorno in vita sua, né preso un metrò con il rischio di essere derubata. Insomma, lei sta spostando la sinistra ancora più fuori dalla realtà di quanto già non lo fosse prima del suo arrivo. E questo dovrebbe fare paura a Giorgia Meloni e al suo governo?

L’Italia non è quel mondo virtuale, raccontato ogni giovedì sera da Corrado Formigli nella sua “Piazza pulita” con i soldi di Urbano Cairo, popolato di fascisti e razzisti che girano nottetempo con il manganello in una mano e l’olio di ricino nell’altra. Sì, Elly Schlein, come dice lei «continuerà a essere un problema» ma non per Giorgia Meloni bensì per la sinistra. Ora, non dico Matteo Renzi che per loro è anche troppo, ma uno banalmente normale non potevano tirarlo fuori dal mazzo? Perché a me, vedere uno come Pier Luigi Bersani, cioè intendo uno bravo per quanto comunista, pendere dalle labbra di questa matta una certa tristezza onestamente la fa.