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Elly Schlein fa terra bruciata: siluro contro Bonaccini, è già rissa nel Pd

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Manca ancora qualche casella e si starebbe lavorando agli ultimi dettagli, ma alla fine Elly Schlein l'ha spuntata sul presidente Stefano Bonaccini. Dopo una trattativa durata fino a notte – da una parte il capogruppo al Senato Francesco Boccia, dall’altra il sottosegretario emiliano Davide Baruffi – maggioranza e minoranza dem hanno siglato un’intesa di massima sulla squadra con cui governerà il principale partito di opposizione. Innanzitutto non avrà vicesegretari, ma avrà a disposizione, rivela Lorenzo De Cicco su Repubblica, una squadra larga, modello governo ombra, fra i 15 e i 20 posti. Cinque andranno alla minoranza: Debora Serracchiani andrà alla Giustizia, Alessandro Alfieri alle Riforme, lo stesso Baruffi, braccio destro di Bonaccini in Regione Emilia-Romagna, guiderà gli Enti Locali. Possibile un incarico anche per Sandro Ruotolo (Legalità o Sud). 

 

 

Per la maggioranza, sono dati per certi gli ingressi di Gaspare Righi, Marco Furfaro e Marco Sarracino le cui deleghe però sarebbero ancora da definire. Antonio Misiani va verso la riconferma come responsabile Economia. Inoltre dovrebbero avere un ruolo anche Marta Bonafoni e Stefania Bonaldi. Mentre Rossella Muroni, che in questi giorni veniva data all'Ambiente, ha spiegato che non farà parte della squadra: "Io non sarò nella prossima segreteria del Pd come responsabile ambiente. Elly, alla quale sono molto legata (anche quando non vinceva) lo sa da tempo e il tutto è pacifico". In queste ore si sta limando il lavoro di composizione della squadra: questione di ore per completare gli incastri. Dopo avere trovato l'intesa sugli equilibri, ora sia Schlein che Bonaccini stanno sentendo i vari big delle due mozioni congressuali, per completare il tetris delle nomine.

 

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