Legittimi sospetti

Giorgia Meloni, lo sfogo: "Macron e Scholz vogliono colpirmi"

Le grandi manovre per far deragliare il governo sul Pnrr sono partite. Ne è convinta la premier Giorgia Meloni che amareggiata, secondo il retroscena raccontato da Tommaso Ciriaco su Repubblica, si sarebbe confidata con alcuni suoi ministri individuando i responsabili, non solo nei "soliti" (quindi la sinistra), ma soprattutto in Emmanuel Macron e in Olaf Scholz. Il presidente francese e il cancelliere tedesco sono preoccupate dal voto delle Europee del 2024 e dalla possibilità di spostare a destra la prossima Commissione. La presunta rigidità mostrata dagli emissari di Ursula von der Leyen, di Macron e Scholz di fronte alle richieste italiane di una maggiore flessibilità, starebbe lì a confermare i timori di Giorgia Meloni, puntualizza Ciriaco spiegando che l’idea di fondo è che il solido patto tra francesi e tedeschi a Bruxelles abbia messo nel mirino Roma. 

 

 

L'operazione prevederebbe d'inchiodare la premier italiana ai colpevoli ritardi del Piano per renderla meno forte alla prova del voto europeo del 2024. Il presidente francese lo farebbe anche per colpire in chiave interna Marine Le Pen, considerata dalla sua opinione pubblica l’alter ego della nostra premier. Il Cancelliere, spiega Ciriaco, punterebbe a boicottare una maggioranza senza socialisti nel 2024. E infatti il ragionamento di Giorgia Meloni, secondo il retroscena di Repubblica è che "sfrutteranno i nostri errori per provare a bloccarci. Intendono farlo prima delle Europee, perché dopo le elezioni sarebbe troppo tardi". La resa dei conti dovrebbe consumarsi nel 2023, con la rata di giugno e di dicembre dei fondi europei.