La riforma e lo scenario
Giancarlo Giorgetti, "impatto devastante": Fisco, cosa sta per accadere
"La prima cosa che mi sento di dire è che le previsioni che normalmente fa il Mef sulla crescita sono molto prudenti. Ma è anche vero che a volte vengono superate dalla realtà e quindi questo già di per sé è di buon auspicio". Giancarlo Giorgetti, in una intervista al Corriere della Sera, professa ottimismo sui conti che verranno. "Attorno al nostro Paese - il ministro dell'Economia e numero 2 della Lega - c’è un sentimento di prudenza in qualche caso persino di sfiducia anche da parte delle istituzioni internazionali che continuano a sottostimare le nostre potenzialità. Io sono convinto che, al di là di quello che è contenuto anche nei documenti ufficiali di governo che ovviamente devono scontare un atteggiamento cautelativo, le potenzialità del Paese già da quest’anno potranno esprimere dei risultati superiori".
Sulla riforma del Fisco "premesso che appunto bisogna valutare le deleghe non tanto come iniziano, ma come finiscono e se finiscono, visti i passi falsi numerosi in passato. L’ambizione è quella di riscrivere l’impianto fiscale rispetto a quello disegnato negli anni 70 perché la realtà dell’economia è totalmente cambiata", spiega il ministro. "La filosofia di fondo - aggiunge - è esattamente volta a premiare chi, con fiducia, investa nel futuro. Quindi un sistema di tassazione privilegiato per quelle imprese che investono, che assumono, che creano occupazione, che creano ricchezza". E prosegue: "La logica della flat tax è esattamente questa. Premiare i bravi affinché diventino migliori. Deve essere uno sprono in qualche modo a fare sempre di più e superare la logica in cui ci si è adagiati negli anni. Una logica del sussidio. Con questa logica il Paese non va nessuna parte. E aggiungo io, con un tema di cui si parla poco, la tutela delle famiglie numerose. L’impatto demografico sarà devastante".