Polemica
Ignazio La Russa, Elly Schlein si scatena: "Indecente, indegno"
È bufera sulle dichiarazioni di Ignazio La Russa su Via Rasella. "Parole indecenti, inaccettabili per il ruolo che ricopre", ha detto la neo segretaria del Pd, Elly Schlein. "Sono ammirato dalla determinazione con cui La Russa sta riuscendo a dimostrare ogni giorno la sua inadeguatezza come presidente del Senato", ha tuonato in un post pubblicato sul suo profilo Twitter il leader di Azione Carlo Calenda. E ancora, dall'opposizione, "la vera sfida è non farsi trascinare in questi biechi tentativi di distrazione dai problemi reali, che il governo non risolve e nemmeno affronta o, peggio, aggrava. Tutto condito con quel filo di revisionismo giusto per fare incazz*** un po' la sinistra e vivere felici", ha commentato Vittoria Baldino del Movimento 5 stelle.
Una pioggia di critiche alla quale ha prontamente risposto lo stesso presidente di palazzo Madama in una nota: "Confermo parola per parola la mia condanna durissima dell’eccidio delle Fosse Ardeatine che solo pochi giorni fa ho definito 'una delle pagine più brutali della nostra storia'", ha ribadito Ignazio La Russa. "Confermo, altresì, che a innescare l’odiosa rappresaglia nazista fu l’uccisione di una banda di altoatesini nazisti e sottolineo che tale azione non è stata da me definita 'ingloriosa' bensì 'tra le meno gloriose della Resistenza'".
A scatenare le polemiche del fronte antifascista sono state le parole del presidente del Senato a Terraverso, il podcast di Liberoquotidiano condotto da Emanuele Ranucci e dal condirettore di Libero Pietro Senaldi: "Via Rasella è stata una pagina tutt'altro che nobile della resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi pensionati e non nazisti delle SS". E ancora: "Quando Meloni dice 'uccisi perché italiani' sa benissimo che quelli italiani furono uccisi per rappresaglia a quello che i partigiani hanno fatto in via Rasella sapendo che ne sarebbe derivata una rappresaglia". Il fondatore di Fratelli d'Italia ha accusato la sinistra italiana di "confondere l'ideologia con il diritto".