Dietro le quinte
Schlein alla Cgil, "nascosti dalle telecamere": il piano per la spallata alla Meloni
Il congresso della Cgil in quel di Rimini si è aperto con il confronto tra Elly Schlein, Giuseppe Conte, Carlo Calenda e Nicola Fratoianni. Prima di dare il via alla tavola rotonda organizzata dal sindacato, c’è stato un breve colloquio tra i leader di Pd e M5s e il segretario Maurizio Landini: i tre hanno parlato evitando i flash e soprattutto le telecamere, approfittando della protezione del servizio d’ordine della Cgil. Un evento significativo, dopo che ieri c'è stato il primo confronto in aula tra la nuova segretaria dem e la premier Giorgia Meloni.
Al centro della discussione pubblica è stato posto il tema del lavoro, sul quale è possibile trovare punti in comune tra il sindacato e le varie forze di opposizione. “Una battaglia comune è quella sul salario minimo - ha dichiarato la Schlein - io sono disposta da subito a ragionare su come cambiare la nostra proposta e trovare una proposta unitaria. Ci batteremo perché sotto una certa soglia non si può parlare di lavoro ma di sfruttamento. Ci sono più di re milioni di lavoratori che sono poveri anche se lavorano: non possiamo più accettare, tanto più in una situazione di alta inflazione e rischio di potere d’acquisto delle famiglie, salari così bassi e contratti così precari”.
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La proposta della Schlein è la seguente: “Accanto al salario minimo la battaglia per la legge sulla rappresentanza che spazzi via i contatti pirata e quella per riuscire a limitare finalmente i contratti a termine che condannano alla precarietà moltissimi giovani e donne di questo Paese. Con chi fare questa battaglia? Abbiamo il piacere oggi di confrontarci. Il salario minimo è uno dei temi su cui tutte le opposizioni in Parlamento hanno presentato mozioni e proposte di legge. Quindi ne discuteremo a breve”.