Le due avversarie
Elly Schlein, "perché non può vincere": ora la Meloni gode
Giorgia Meloni è sempre più a suo agio nel contesto dell'Unione europea. Lo dimostra anche l'ultimo incontro con l'olandese Mark Rutte. Allo stesso tempo la premier pretende dall'Europa un coinvolgimento maggiore sul fronte dei migranti, visto che spesso l'Italia si trova da sola ad affrontare questo grave problema. Ma non è tutto. Perché pare che la presidente del Consiglio abbia una strategia ben precisa. Lo scrive Stefano Folli su Repubblica: la strategia sarebbe quella di "guidare i Conservatori (il suo partito in Ue, ndr) verso la guida della prossima Commissione, avendo dalla sua i polacchi che a causa della guerra occupano un posto speciale, a differenza degli ungheresi di Orbán". Se la sua tattica riuscisse, è innegabile che qualcosa potrebbe cambiare in Europa.
Ad aiutare la Meloni, continua Folli, potrebbero essere anche le elezioni in Spagna alla fine di quest'anno. Se vincesse la destra, infatti, la premier avrebbe un alleato in più su cui contare in Europa. Un ostacolo sul suo cammino potrebbe essere rappresentato, invece, da Macron, che "oggi ha i suoi problemi, ma resta l’avversario numero uno della destra italiana nell’Unione: per ragioni interne, non meno che per una diversa visione del futuro. E Parigi conta", chiosa Folli.
La rete che Giorgia Meloni sta costruendo piano piano all'interno dell'Unione europea, inoltre, potrebbe mettere in difficoltà la sua principale avversaria, Elly Schlein, nuova segretaria del Partito democratico. Se da una parte la premier sta riuscendo a mostrare un volto più moderato in Europa, la dem invece viene vista da alcuni come più radicale ed estremista sulle sue posizioni. E questo potrebbe metterla in difficoltà alle prossime elezioni.