Il caso

Torino, "via la radio anarchica da lì": l'ultima vergogna della sinistra

Gli anarchici sono tornati di “moda” da quando non si fa altro che parlare del caso di Alfredo Cospito. Nella polemica sollevata da Augusta Montaruli stavolta il detenuto al 41 bis non c’entra nulla, ma i suoi “simili” sì. La parlamentare torinese di Fratelli d’Italia si è scagliata contro le concessioni a Radio BlackOut da parte dell’amministrazione comunale, definendole “una macchia politica che stona con il rigore necessario verso chi devasta la nostra città”. 

 

 

“Se finalmente persino il sindaco Lo Russo - ha attaccato la Montaruli - riconosce la pericolosità della galassia anarchica, allora deve togliere gli spazi al megafono di quelle manifestazioni da lui stesso definite ‘eversive’". A farle eco Patrizia Alessi, capogruppo di Fratelli d’Italia in circoscrizione 7: “Da anni chiediamo la revoca delle concessioni verso Radio BlackOut essendo intollerabile l'attività di propaganda nei confronti di manifestazioni di Anarchici in locali del Comune. La Città di Torino ha infatti assegnato in locazione agevolata alcuni locali di proprietà comunale, all'interno dell'Hub Cecchi Point, all'emittente Radio BlackOut”.

 

 

"Il pluralismo va salvaguardato ma non quando gli strumenti della democrazia sono utilizzati per sovvertirla. Con una mozione per l'ennesima volta chiederemo la revoca e ci auguriamo che questa sia la volta buona", ha chiosato la Alessi.