Rissa in aula
Vittorio Sgarbi, "Carfagna capra?": il Pd ora può spedirlo a processo
La lite in aula era stata memorabile. "Onorevole Sgarbi, indossi la mascherina, lei non è l’unico intelligente e tutti gli altri sono stupidi, segua le regole", aveva tuonato Mara Carfagna, che allora presiedeva la Camera, contro Vittorio Sgarbi, all’epoca deputato. E lui le aveva dato della "capra". Ora la Giunta delle Autorizzazioni della Camera è chiamata a giudicare sull'eventuale insindacabilità del sottosegretario alla Cultura per queste affermazioni ingiuriose. L'organismo parlamentare si è riunito qualche giorno fa e ha ascoltato la relazione di Antonella Forattini (Pd-Idp) sulla vicenda.
La relatrice ha ricordato come Carfagna abbia citato in giudizio Sgarbi per diffamazione e ha portato a sostegno della tesi della sindacabilità delle sue affermazioni tre video che sono stati proiettati in giunta. Nei tre filmati, pubblicati su Facebook e riportati da diversi media online, si vede appunto Sgarbi che insulta la Carfagna dopo essere stato da lei rimproverato per non aver indossato correttamente la mascherina.
"Abbiamo visto - si legge nel resoconto di uno dei video pubblicato sul sito della Camera - l'inaudito richiamo, l'arroganza di una vicepresidente della Camera che con aria da maestrina o da preside mi ha detto di mettere la mascherina. Ma chi ca*** sei ? Nel suo ordine, basato sulla sua assoluta ignoranza, sembrerebbe che da parte mia ci fosse stato un gesto polemico. Io la mascherina ce l'avevo, la tenevo legata agli occhiali, un poco lasca. Nessuno ha detto che devo indossare la mascherina alle orecchie, ignorante. Spero di non vederla più e di non salutarla. Io la mascherina la indosso come voglio e farei meglio a non indossarla perché fa male. Serve solo il distanziamento sociale. Capra".
La relatrice ha sottolineato che la Giunta è chiamata a valutare non solo se le dichiarazioni rese da Sgarbi siano o meno attinenti alla sua attività parlamentare nel caso concreto ma anche - e più in generale - se il turpiloquio e gli insulti possano essere considerati opinioni espresse nell'esercizio della funzione parlamentare in base a quanto stabilisce l'articolo 68, primo comma, della Costituzione. Ora Sgarbi potrà presentare una memoria difensiva oppure presentarsi per essere sentito".