Rosso spinto
Firenze, asse Schlein-Conte-Landini: le foto che dicono tutto
Tornano i comunisti. Non ci hanno messo molto Elly Schlein e Giuseppe Conte a gettare la maschera. I due si intendono, eccome. E Pd e M5s sono destinati a viaggiare insieme. Questa è la conferma che arriva da Firenze, dove si è tenuto il "corteo antifascista" che ha il sapore del primo atto politico della neo-segretaria dem. Presente lei, presente Giuseppe Conte e anche Maurizio Landini. I tre, sorridenti e abbracciati, si sono anche fatti fotografe insieme in uno scatto che dice più di mille parole. Uno scatto che spiega tutto: il Pd sterza clamorosamente a sinistra. Il ritorno dei comunisti, appunto.
La Schlein, da par suo, ha speso subito parole zuccherine sui grillini: "Sono molto felice che ci sia qui una grande delegazione del Partito democratico, che ci sia qui il Movimento cinque Stelle, che ci siano qui altre forze civiche e della sinistra ecologista, credo che sia un bel segnale che su alcune battaglie fondamentali, come abbiamo sempre detto, noi dobbiamo lavorare insieme sia in Parlamento che nel Paese, per organizzare una opposizione. Noi ci saremo", ha affermato. E ancora, ha aggiunto, che i temi del suo Pd saranno "la difesa della scuola pubblica, la difesa della sanità pubblica, la difesa del lavoro, il salario minimo, la difesa della Costituzione, la battaglia contro l'autonomia differenziata".
Secondo la segretaria Pd, oggi sabato 4 marzo "è una giornata meravigliosa, una grande risposta a difesa della scuola, a difesa dei valori costituzionali, non potevamo che essere qui perché a seguito di quella aggressione squadrista la migliore risposta è esattamente questa, questa straordinaria partecipazione che è il vero antidoto a quella indifferenza che non ci può essere", sostiene Elly Schlein. "Il messaggio di oggi - riprende - da questa piazza è chiaro, quei metodi violenti non passeranno, quei metodi squadristi non passeranno, troveranno questo cordone di solidarietà umana a difesa della scuola come presidio di cultura antifascista, come primo grande luogo di emancipazione sociale, di contrasto ad ogni forma di diseguaglianza, di contrasto alla povertà educativa".
In precedenza, le parole di Giuseppe Conte, che ha subito teso parimenti la mano al Pd di Elly: È importante esserci oggi perché oggi affermiamo un principio: la scuola è un luogo di formazione, e noi abbiamo bisogno di principi costituzionali. Gli esponenti di questo governo hanno sbagliato due volte: non hanno condannato l'aggressione e hanno sbagliato perché il ministro ha trovato del tempo per censurare la lettera ineccepibile della preside che sottoscriviamo tutti oggi", dice il grillino. "Il fatto che ci ritroviamo qui con la neo segretaria del Pd vuol dire che sulle battaglie concrete noi ci siamo: sono battaglie di valori che riguardano tutti. Riguardano i principi costituzionali. Il problema non è il primato o la leadership a sinistra, a noi interessa rafforzare una politica di forze progressiste, se questo nuovo Pd rafforzerà questo fronte ben venga. Identità e visione dei Cinque Stelle non dipendono da scelte di vertice fatte in casa altrui, il nostro percorso si è ben costruito nel corso degli anni. E non può essere rimesso a scelte fatte al vertice degli altri partiti", ha concluso confermando, di fatto, il sodalizio con la Schlein.
Poi Landini, segretario generale della Cgil: "Questa manifestazione è la più bella risposta in difesa della Costituzione", afferma come se la Carta fosse in pericolo. E ancora, aggiunge: "È la più bella risposta che si può dare a chi pensa e pratica atti squadristi e di violenza, a chi vuole tornare indietro. La democrazia va difesa e praticata e i valori della nostra Costituzione debbono essere realizzati", conclude Landini. Parole che sanno di un ritorno al passato.