La polemica
Solovyov elogia il libro filo-Putin? "E il big del Pd...", imbarazzo a sinistra
Dario Nardella è finito sotto accusa per la sua partecipazione - poi annullata - alla presentazione del libro Guerra in Ucraina - Cause, conseguenze, retroscena (Sandro Teti editore), con scritti, tra gli altri, di Luciano Canfora, Franco Cardini, Moni Ovadia e Toni Capuozzo, sponsorizzato anche sulla tv russa da Vladimir Solovyov, la "voce di Putin". "Dopo che Solovyov (colui che ogni sera chiede cancellare l'Ucraina dalla faccia della Terra) ha pubblicizzato il libro Guerra in Ucraina nel suo talk show, Nardella interviene alla presentazione dello stesso libro. Mi chiedo quale il sistema dei valori del Pd", tuona su Twitter Nona Mikhelidze, analista dell'Istituto affari internazionali.
"Ma non si vergogna il sindaco di Firenze di presentare (sotto la ridicola formula del 'saluto istituzionale') questo ignobile prodotto della propaganda putinista? E non si vergognano i fiorentini del loro sindaco?", attacca anche Marco Taradash.
Quindi Nardella è costretto a chiarire: "Mi ha invitato il prof Cardini a portare la testimonianza del mio viaggio a Kiev. Non sapevo del libro", scrive su Twitter, "non avrei problemi a confrontarmi con chi la pensa diversamente, ma domani non ci sarò per un impegno istituzionale". Una scusa per sfilarsi e gettare acqua sul fuoco?
Perché se è vero che Nardella si è sempre schierato a favore dell'Ucraina, il 28 febbraio, dopo la vittoria di Elly Schlein alle primarie del Pd, ai microfoni di Radio anch’io, su Rai Radio1, per la prima volta è sembrato meno convinto sull'invio di armi a Kiev: "È qui che il Pd deve fare un passo in avanti, incalzare il governo italiano e il continente europeo" perché sulla guerra in Ucraina "non si può parlare di armi ma c’è bisogno di un’iniziativa diplomatica vera". E ancora: "Dobbiamo stare attenti al pacifismo inteso come disimpegno né con gli uni né con gli altri".