I soccorsi
Migranti, smascherata la bufala sulla Meloni: la verità che gela il Pd
L’Italia, da novembre a oggi, ha salvato dalla morte in mare decine di migliaia di migranti. Ci sono le cifre a testimoniarlo ma ad una sinistra senza scrupoli non basta mai. E ha messo in campo uno sciacallaggio che non ha precedenti contro il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, colpevole di aver detto la verità. Viaggiare con condizioni insostenibili del mare è una pazzia e lo dimostra proprio la tragedia avvenuta sulla costa di Crotone. Quei poveri morti sono vittime di un mare a forza 7 che ha impedito persino alle navi della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera di potersi avvicinare ai naufraghi. Altro che assenza di soccorsi come bofonchia una sinistra più ricca di livore che di umanità. Non hanno certo subito lo stesso destino che capitò nel 1997 a quei cento migranti che arrivavano dall’Albania e furono speronati dal blocco navale ordinato da Romano Prodi dalle parti di Otranto. Ma oggi non lo ricordano, a sinistra, quando parlano di chissà quali colpe del governo.
ESERCITO DI IPOCRITI
Perché a Crotone non è stato l’esecutivo a bloccare gli sforzi di chi tentava di indirizzare le navi verso quel drappello di uomini e donne in barca alla ricerca di salvezza. È stato il mare, ma un esercito di ipocriti finge di non saperlo. Poi, l’altra balla, prima di passare ai numeri veri riguardo i morti nelle acque italiane. Se la prendono, gli oppositori col telecomando, con il governo Meloni perché c’è stato il decreto sulle Ong. Altra finzione, perché nel caso di Crotone le Ong non c’entrano nulla: è da almeno un anno che non fanno rotta sulla Calabria, preferiscono la Libia come meta delle loro attività. Ma, appunto, devono parlare i numeri. Che da novembre in poi, cioè dall’insediamento della Meloni a Palazzo Chigi e di Piantedosi al Viminale, sono estremamente eloquenti.
LIBIA E TUNISIA
I verbali delle operazioni di soccorso delle navi di Stato ha toccato quota 453, che già di per sé è un numero che colpisce. Ancora di più se ci riferiamo alla quantità di persone strappate alla morte: sono ben 27.457. In pratica, l’azione dell’esecutivo ha consentito di salvare quasi trentamila persone e la sinistra ciancia a vuoto contro il governo del Paese. Non solo. La pressione di Palazzo Chigi verso i paesi africani da cui partono i viaggi della speranza, ha visto impegnate anche le navi di Libia e Tunisia. Novemila salvataggi dalle imbarcazioni di Tripoli, 13mila da Tunisi. Siamo a circa 50mila salvataggi tra Roma e quei paesi – da novembre - e ancora c’è chi ha la faccia di rimproverare il nostro governo.
Il numero dei salvati è quello, gli assassini li cerchino altrove.
E del resto, c’è la protesta degli stessi sindacati di polizia – e non solo – per gli sconsiderati attacchi a Piantedosi. Sono i rappresentanti degli appartenenti alle forze dell’ordine a ricordare che la macchina dei soccorsi è al servizio di tutti, chiunque ci sia a Palazzo Chigi, e i morti in mare purtroppo ci sono sempre stati, con qualsiasi maggioranza: circa 26.000 nel Mediterraneo negli ultimi 10 anni, oltre 2.000 nel solo 2022, oltre 200 in questi primi mesi del 2023, denuncia il sindacato Fsp, con il suo segretario generale Walter Mazzetti. "C'era Enrico Letta a guidare il governo nel 2013 quando in 368 morirono a largo di Lampedusa nella più grave fra le sciagure di cui parliamo.
EROI SILENZIOSI
A intervenire, sempre e comunque, ci sono sempre “quelli della macchina dei soccorsi”, quelli che nel novembre del 2021 indossavano la divisa della Polizia di Stato e si gettarono nelle acque in tempesta a Isola Capo Rizzuto per salvare a nuoto 78 migranti giunti su un veliero poi incagliatosi. Uno di loro - sottolinea Mazzetti - era il capo delle Volanti di Crotone e rischiò la vita tornando a riva con una piccina di pochi anni stretta al petto. Oggi si insinua che quegli uomini non abbiano voluto salvare vite, loro e tutti gli altri colleghi soccorritori, e lo si fa solo per propaganda politica. C’è da avere un’incontenibile nausea»'. Ma a sinistra interessa solo la polemica, la voglia di seminare discordia persino di fronte ad una tragedia: piuttosto dovrebbero sollecitare, assieme al governo, una iniziativa europea contro le troppe morti in mare. Non ne sono capaci: quello che conta è lanciare accuse a Palazzo Chigi e al Viminale.