Vista dal centro
Elly Schlein, "sondaggi in mano". Renzi esulta: che fine farà il Pd
La vittoria di Elly Schlein alle primarie del Pd "cambia la politica italiana". Parola di Matteo Renzi, che oltre a fare i complimenti alla neo-segretaria dem "perché vincere le primarie con un milione di partecipanti richiede tenacia e coraggio", gongola perché le buone notizie sono soprattutto per i centristi di Italia Viva e del Terzo polo. "Noi siamo altro, siamo altrove", spiega l'ex premier (ed ex segretario Pd) nella sua Enews: "Per chi crede nel riformismo anziché massimalismo, nel creare lavoro anziché nei sussidi, nel firmare le leggi sui diritti civili anziché nel farci i convegni, nell'aumentare lo stipendio a operai e professori anziché organizzare le proteste, oggi lo spazio che si apre è fantastico".
"Al di là degli aspetti personali - spiega - la questione è politica. Ciò che è avvenuto è molto importante. Il Pd diventa un partito di sinistra-sinistra che compete direttamente con il Movimento 5 Stelle e assorbe i partitini di sinistra radicale. Non si tratta di esprimere un giudizio di merito, dire se si è d'accordo o meno: è un dato di fatto che la vittoria di Schlein cambia la pelle del Pd. Qualcuno pensa che ciò sia un bene, qualcuno pensa che ciò sia un male: comunque la si pensi, tutti devono riconoscere che è un dato di fatto. Ed è un fatto di chiarezza importantissimo".
"Amici - prosegue Renzi visibilmente ringalluzzito -, il Pd del Jobs Act e degli 80 euro, di Industria 4.0 e dello sblocca Italia, del garantismo e delle riforme su diritti civili e sociali non c'è più. C'è un altro Pd. Migliore? Peggiore? Più forte? Più debole? Chissà. Non ci interessa, adesso. E' un altro Pd, punto. A questo nuovo Pd che parla un linguaggio diverso sul reddito di cittadinanza, sul nucleare, sulla politica estera, sulle tasse non possiamo che augurare buon lavoro con il rispetto di chi vede finalmente chiarito che ci sono due strade diverse. Il 26 febbraio 2023 si è concluso il percorso iniziato nel settembre 2019 con la nascita di Italia Viva. Voi direte: e tu sei triste per questo? Ragazzi, devo essere sincero: io sono entusiasta. Perché si compie un passaggio fondamentale per la costruzione del nuovo progetto. Vengono giù, all'improvviso, tutti insieme, gli alibi di chi ancora pensava di poter coltivare il riformismo dentro il Pd", avverte Renzi.
"Questo significa che adesso parte la campagna acquisti come sintetizzano i giornali? Macchè! Anzi, è vero il contrario. Vedrete che specie all'inizio in tanti proveranno a serrare le fila dei gruppi dirigenti. Non aspettatevi un esodo, non aspettatevi una campagna acquisti. Non puntiamo all'esodo dei dirigenti nel 2023, ma - assicura - all'esodo degli elettori nel 2024. La nostra scommessa non è la campagna acquisti, ma la campagna elettorale del 2024. Lì si voterà con il proporzionale puro alle Europee. La nostra famiglia europea sarà quella di Renew Europe. E le forze politiche che compongono Renew Europe sono già oggi accreditate di più del 10% nei sondaggi. Già adesso infatti Azione e Italia Viva, insieme a Più Europa, sommate fanno più del 10%".
"Dunque: brava Elly Schlein, buon lavoro, fai la tua partita come è giusto che sia - conclude il leader di IV -. Noi faremo la nostra, con il sorriso e senza più litigi quotidiani con il Pd. Perché ormai lo spazio politico del nuovo Pd è sulla frontiera dei 5 stelle, non sulla nostra. E infatti il Conte del 'vi facciamo rifare la casa graduidamente perché tanto paga lo Stato' è già preoccupato. Sarà cruenta la battaglia a sinistra tra Schlein e Conte".