Nell'armadio di Elly

Elly Schlein, "impossibile tenerla nascosta": bomba sulla sua compagna

La vittoria a sorpresa alle primarie del Pd è destinata a scatenare inevitabilmente anche il gossip su Elly Schlein e la sua vita privata. Da "outsider" sempre orgogliosamente fuori dal grande giro della politica, la 37enne nata a Lugano ma emiliana d'adozione ha sempre tenuto i riflettori spenti sull'aspetto più intimo della sua carriera. Questo fino a quando, intervistata nel febbraio del 2020 a L'assedio da Daria Bignardi, quando era già diventata un personaggio di primo piano sull'onda della vittoria alle regionali di Bonaccini (toh, che caso) se ne uscì con questa confessione: "Di solito non parlo mai e sono molto riservata sulla mia vita personale, ma in questo caso faccio un’eccezione: sì, sono fidanzata, ho avuto diverse relazioni in passato. Ho amato molte donne e amato molti uomini, in questo momento sto con una ragazza e sono felice, finché mi sopporta".

 

 

 

L'allora fresca vicepresidente dell'Emilia Romagna, nominata per rinsaldare i rapporti tra il Pd "ufficiale" e le sardine di Mattia Santori, aveva rivendicato così una delle tematiche che sarebbero diventate centrali nella sua scalata al partito: i diritti della comunità LGBTQ, l'inclusività a 360 gradi, anche la fluidità sessuale. Sull'identità della sua compagna, in questi mesi, non si è mai sbilanciata, proteggendola dalla stampa pettegola. 

 

 

 

"Ora, però, con il nuovo ruolo ricoperto dall’ex europarlamentare, sarà sempre più difficile garantirle la riservatezza - sottolinea malizioso il Corriere di Bologna -. Soprattutto, va detto, per il fatto che Schlein rappresenta, da adesso in poi, l’alternativa politica alla presidente del consiglio, Giorgia Meloni, che invece ha reso nota l’identità del suo compagno, con il quale ha avuto anche una figlia (che ha accompagnato la mamma presidente del Consiglio in alcuni appuntamenti istituzionali)".

 

 

 

Ecco perché, si legge ancora, "non è escluso che di qui a poco la neosegretaria del Partito democratico possa rivelare l’identità della sua compagna". Facendo diventare la donna, volente o nolente, una bandiera per il "nuovo Pd". Anzi, una bandierina. D'altronde era stata proprio la Schlein, dal palco, a sfidare la premier con queste parole: "Sono una donna. Amo un’altra donna e non sono una madre, ma non per questo sono meno donna".