Legittimi sospetti
Elly Schlein, il sospetto: "Truppe cammellate M5s al voto", 'golpe' nel Pd?
C'è poco da gioire per il Partito Democratico: la "grande partecipazione democratica" che è stata registrata alle Primarie sulla carta non si è vista. Più o meno un milione di persone sono uscite da casa per andare a votare la nuova segretaria. Tante? Macché! Mai era stato raggiunto un livello tanto basso di partecipazione. Il grafico pubblicato dal Corriere della Sera lo dimostra inequivocabilmente. Nel 2007 erano oltre tre milioni e mezzo i dem che, ai gazebo per le prime primarie, scelsero Walter Veltroni (75.8%) a cui si contrapponeva Rosi Bindi e Enrico Letta. Un risultato, in termini di partecipazione, mai più raggiunti.
Da quell'anno in poi, era l'anno di nascita del Pd, è stato un progressivo calo d'interesse fino a raggiungere il punto più basso della discendente proprio con Elly Schlein. Per l'elezione di Pier Luigi Bersani a segretario, nel 2009, furono mobilitate poco più tre milioni di persone; Matteo Renzi ha fatto calare il popolo delle primarie a 2milioni e 814mila (nel 2013) e poi a un milione 838mila nel 2017. Nel 2019 fu la volta di Nicola Zingaretti: l'ex presidente della Regione Lazio ne mobilitò solo un milione e mezzo. Il Partito democratico pensava di aver toccato il fondo, invece... Sono andate a votare un milione e duecentomila persone, altro che "grande partecipazione democratica".
Certo, viste le politiche, non era da temere certo l'assalto ai gazebo per scegliere il segretario, ma forse qualcosa è cambiato nelle ultime settimane. E quel qualcosa è stata la mobilitazione dei grillini. Vari gruppi M5s hanno spinto le "truppe cammellate grilline"ad andare a votare per la Schlein in ottica di future alleanze. Il banco di prova sarà alle prossime Amministrative di maggio. La segretaria del Pd sarà riconoscente a chi potrebbe averla aiutata a vincere?