Maestrina

Boldrini contro La Russa e italiani: "Becero. In qualsiasi altro Paese si dimetterebbe"

Laura Boldrini non si lascia sfuggire l'occasione. L'ex presidente della Camera, fresca fresca di tessera del Pd mette subito nel mirino Ignazio La Russa per l'intervista a Belve in cui ha anche affrontato il tema dell'omosessualità affermando che "avere un figlio gay sarebbe come averne uno milanista". Parole che pronunciate da un tifoso nerazzurro come La Russa hanno subito scatenato l'ira della sinistra. E così la Boldrini in un'intervista a Repubblica chiede la testa di La Russa affermando che dopo l'intervista a Belve dovrebbe dimettersi. "La seconda carica dello Stato quando va in televisione non può abbandonarsi alla goliardia più becera come se sedesse al bar o nel salotto di casa", premette l'ex numero uno di Montecitorio. Poi rincara la dose: "Lui adesso rappresenta la Repubblica. L’articolo tre della Costituzione recita che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale. E dire che gli dispiacerebbe avere un figlio gay si configura come una discriminazione, mentre uno con quel ruolo sarebbe chiamato a rimuoverli, gli ostacoli".

 

 

Poi arriva l'affondo pesante: "In qualunque altro Paese sarebbe stato costretto alle dimissioni. Qui no. Infatti si sdogana troppo e questo ha conseguenze negative sui giovani. Un uomo delle istituzioni non deve discriminare". Ma le parole della Boldrini di certo non trovano terreno fertile. La Russa non ha alcuna intenzione di abbandonare la sua carica per un'intervista in tv in cui ha espresso liberamente le proprie opinioni. Ma non finisce qui. Lo stesso La Russa ha risposto alle critiche arrivate da sinistra e alla stessa Boldrini: "Preferisco essere sincero e non essere un ipocrita". Viva la sincerità e la libertà di pensiero e di opinione. Tanto indigeste alla sinistra pronta a usare il bavaglio solo a senso unico.