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Andrea Orlando sul caso Cospito: "Lo rifarei"

"Le risposte date da Nordio su questa vicenda non possono essere considerate soddisfacenti": Andrea Orlando, ospite di Tagadà su La7, è intervenuto sul caso Delmastro-Donzelli. E ha aggiunto: "Su di noi una campagna di menzogne e accostamenti che non solo ledono la nostra onorabilità ma anche due facoltà fondamentali dei parlamentari, quella di visitare le carceri e quella di esprimere valutazioni anche in ordine all'esecuzione della pena".

 

 

 

"Io visito le carceri dal 2006 - ha continuato il deputato del Pd - e non mi era mai capitato che fosse in qualche modo accostata la visita a un detenuto al reato compiuto da quel detenuto. Questo è il segno di uno scadimento che non riguarda solo il dibattito parlamentare ma rischia di incrinare la cifra di civiltà del confronto nel nostro Paese". "Ma lei farebbe di nuovo visita a Cospito?", gli ha chiesto il giornalista Luca Sappino. E lui: "Noi non sapevamo chi fossero i detenuti del gruppo di socialità quando siamo andati in carcere, era del tutto ipotizzabile che al 41bis ci fossero dei delinquenti. E noi abbiamo visitato non solo il 41bis ma tutto il carcere di Sassari. Abbiamo incontrato i rappresentanti della polizia penitenziaria, il comandante, la direttrice del carcere".

 

L'intervento di Orlando a Tagadà: guarda qui il video

 

 

 

Poi, in riferimento al regime del carcere duro, ha spiegato: "Il 41bis è strettamente necessario nel nostro ordinamento, ma è stato più volte all'attenzione della Corte europea dei diritti dell'uomo, che ci ha posto la questione di utilizzarlo in modo ragionevole".