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Elly Schlein, il sondaggio terrorizza Bonaccini: Pd, "è davanti lei"

Attenzione Bonaccini, Elly Schlein potrebbe fregarti. Elly Schlein favorita su Stefano Bonaccini per la corsa alla segreteria del Partito democratico, con un elettorato più giovane, più femminile e concentrato prevalentemente al centro-nord. È quanto si evince da un sondaggio diffuso da Winpoll, che con un’indagine su 1.000 soggetti potenziali elettori del Pd realizzata tra l’11 e il 12 febbraio, ne ha analizzato le probabili intenzioni di voto su scala nazionale, in vista delle primarie. Schlein otterrebbe il 56,3% delle preferenze contro il 43,7% di Bonaccini, raccogliendo la maggior parte dei consensi tra la fascia di elettori che va dai 18 ai 29 anni: ben 61% contro il 26% dell’attuale presidente emiliano-romagnolo, il quale emerge di più, anche se di poco, nella fascia che va dai 45 ai 65 anni (41% contro il 39% della Schlein).

 

Curioso il dato sugli over 65, che invece sembrano preferire l’ex vice di Bonaccini (48% di preferenze contro il 33%). Sul piano della fiducia riposta, Schlein (78%) sarebbe prima, Bonaccini (76%) secondo e Gianni Cuperlo terzo (75%). Più staccata Paola De Micheli, con il 69% di intervistati pronti ad affidarsi alla sua guida. Interessante notare anche le tendenze di voto divise per genere: Schlein incontrerebbe il favore femminile (il 53% di chi la preferirebbe alla segreteria è donna), mentre Bonaccini ha una platea di elettori a prevalenza maschile (44% contro 40%). Per quanto invece concerne la diffusione geografica potenziale del voto, si nota come Schlein superi Bonaccini al Nord (48% a 36%) e al Centro (47% a 39%), per pagare leggero dazio al Sud e nelle Isole, dove invece emerge il governatore emiliano (41% contro il 39% di consensi raccolti dall’avversaria).

 

E dopo questi dati, Bonaccini avrebbe alzato il tiro all'interno del partito con stilettate non da poco come quella di questa mattina con cui ha incenerito una parte dei suoi: "A me piace vincere nelle urne, a qualcuno nel Pd piace vincere nelle interviste e nei talk show e poi si perde. Io preferisco che la destra non vada al governo ma che ci vada il Pd", ha affermato il governatore dell'Emilia Romagna. Insomma basta un sondaggio e nel Pd esplode la guerra. Dei perdenti.