Rivendicazione
"Ecco chi è davvero Cospito": immagini sconvolgenti in tribunale
"Ecco chi è Cospito". Massimo Giletti, in occasione della puntata di domenica 12 febbraio di Non è l'Arena, mostra l'anarchico durante il processo per Roberto Adinolfi. Su La7 si torna dunque al 30 ottobre 2013, quando Alfredo Cospito rivendica in aula l’attentato di Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo Energia. L’udienza nel processo con rito abbreviato si tiene a Genova in un Tribunale protetto da eccezionali misure di sicurezza. Qui Cospito cerca di leggere il documento ma viene allontanato dall’aula dalla polizia penitenziaria.
Nel servizio si vede il giudice entrare e invitare l'imputato ad alzarsi. Risultato? "No, io non mi alzo", replica l'anarchico mentre inizia a leggere una dichiarazione spontanea nonostante il giudice sottolinei che "in questa fase non è permesso". Sparare ad Adinolfi - dice - è stata una "gioia", un "godimento". Più nel dettaglio, Cospito afferma: "In una splendida mattina di maggio ho agito e in quelle poche ore ho goduto a pieno della vita. Per una volta mi sono lasciato alle spalle paura e autogiustificazioni e ho sfidato l’ignoto.
In una Europa costellata di centrali nucleari, uno dei maggiori responsabili del disastro nucleare che verrà è caduto ai miei piedi". Parole che scatenano il caos in Aula, con gli agenti costretti a scortare fuori l'anarchico. Davanti all’ingresso principale di palazzo di giustizia anche un presidio di un centinaio di anarchici, mentre una ventina assiste alla prima fase dell’udienza, con slogan, urla e proteste contro il giudice.