Il premier

Giorgia Meloni, la stoccata: "Gelo con Macron? Non siamo alle medie"

Si dice "contenta" e "soddisfatta" Giorgia Meloni "dei risultati ottenuti dall'Italia", degli "importantissimi passi in avanti che ritengo l'Ue e il Consiglio abbiano fatto su alcune materie particolarmente delicate nella discussione". In conferenza stampa al termine del Consiglio europeo straordinario il presidente del Consiglio italiano spiega di aver "chiesto che la Commissione faccia una proposta su un fondo europeo dedicato alla sovranità strategica. Questo elemento entra nelle conclusioni del Consiglio. Siamo però consapevoli come un fondo del genere richiede tempo e noi non abbiamo tempo. Per questo abbiamo chiesto flessibilità nell'utilizzo dei fondi europei esistenti per un pieno utilizzo". 

"Ritengo che la vicenda ucraina, con l'energia ma, ancora prima, la crisi pandemica ci abbiano insegnato come il Continente europeo, per recuperare una propria piena sovranità, debba anche porsi il problema delle catene di approvvigionamento strategico, perché se non si controllano le catene di approvvigionamento strategiche si rimane in balia degli eventi".

Per quanto riguarda la questione migranti, "siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti al vertice. La giornata di ieri stabilisce un principio: si cambia approccio. Quello che abbiamo visto ieri è molto diverso da quello degli anni passati. Parte da una frase che non si era mai riusciti a mettere in un documento di questo tipo: la migrazione è problema europeo e ha bisogno di una risposta europea. Questo cambia moltissime cose nell'approccio europeo alla questione migratoria". 

Infine, sul presidente ucraino e la polemica con Emmanuel Macron, "ieri c'è stata l'importante presenza del presidente Zelensky che è venuto a parlare al Consiglio europeo, e credo che l'immagine di compattezza che è stata data ieri sia un segnale molto importante", ha chiarito la Meloni. "Se fossi stata invitata all’Eliseo per l’incontro con Zelensky avrei consigliato di non fare quella riunione perché a noi sull’Ucraina interessa soprattutto dare un messaggio di compattezza" perché "non è facile per nessuno di noi gestire il tema dell’Ucraina con la nostra opinione pubblica. Le persone sono spaventate, giustamente, sono preoccupate. Quello che noi facciamo per sostenere l’Ucraina, ritenendolo giusto, sul piano del consenso non può essere visto come il metodo giusto. Abbiamo privilegiato quello che era giusto rispetto a quello che era utile". E conclude: "Non è questione dell’Italia, a me non interessa stare in una foto che non condivido. A Parigi c’erano due presidenti europei, ne mancavano 25". Comunque nessun "gelo" con Macron, "non siamo alle medie".