A sorpresa
Luigi Di Maio fa impazzire la sinistra: "Brava, Giorgia Meloni"
Elogia la Meloni, Luigi Di Maio, e fa impazzire la sinistra e quel Pd che aveva deciso pur di imbarcarlo nelle liste elettorali, salvo clamoroso siluramento nella debacle del 25 settembre. "Io sono in questa fase pronto a novità e sfide - spiega l'ex ministro degli Esteri collegato da Washington nella seconda giornata di lavori del Sustainability Forum di Fortune Italia, organizzato a Venezia con la collaborazione di VeniSIA -. Vedremo quali accoglierò, ma c'è tanta vita dopo. Questo deve incoraggiare tutti a non essere legati a una esperienza, alla loro comfort zone". Dal palco Emilio Carelli (ex parlamentare proprio con il M5s di Di Maio) gli chiede su cosa si concentra ora la sua attività, tramontata la fase politica grillina e di Impegno civico. Mettere un punto e ripartire, "serve a capire quali sono le proprie capacità", puntualizza Di Maio. Che aveva cominciato il suo ragionamento parlando di transizione energetica e sostenibilità, i due argomenti su cui è focalizzato l'appuntamento veneziano.
Sul fronte del fabbisogno energetico italiano, dopo l'esplosione del conflitto in Ucraina, "nell'estate 2022 un punto fondamentale del Governo è stato costruire rapporti con paesi africani, con un obiettivo di diversificazione a breve e medio termine e uno a lungo termine di puntare sulle innovative guardando non solo dove le produciamo ma anche a come portarle a casa degli italiani e nelle aziende". E qui parte il primo assist all'Esecutivo targato Giorgia Meloni, giudicato in continuità con quello di Mario Draghi. "Credo che il lavoro che sta facendo sia molto importante per l'indipendenza energetica - riconosce Di Maio -. L'Italia non è messa male anche per una serie di infrastrutture che abbiamo. La transizione ha bisogno però dei suoi tempi. E' chiaro che gli obiettivi dopo la guerra ucraina hanno subito cambiamenti e semplificazioni".
Quanto al tetto massimo del prezzo del gas, pur attendendo per dare un giudizio sulla misura ("aspetterei a vederne il funzionamento"), Di Maio sottolinea che "è un precedente importante, perché era una sfida di Draghi abbracciata dal governo attuale. Ora siamo in grado come paese di negoziare con l'Ue per abbassarlo. La battaglia per il tetto è stata una prima vittoria". Anche il progetto di una Italia hub del gas "viene da lontano, viene da Corrado Passera ministro".
A questo punto la domanda è quella di dare un giudizio sulla Meloni e la sua squadra. "Sono sicuro che le mie valutazioni interessino poco le persone - la risposta - ma da cittadino e da ex ministro degli Esteri, sia con la legge di Bilancio che con la firma del sesto decreto Ucraina le mie preoccupazioni che non fosse atlantista ed europeista sono state smentite. Il decreto è un segnale, io ne ho firmati 5 e ne sono orgoglioso. Abbiamo dimostrato unità come Alleanza e a cavallo di due governi".