In che mani è il Pd
Elly Schlein e il naso: "Ebreo? No, è etrusco"
"Il naso è senza dubbio una parte importante del mio corpo. E da quando mi sono candidata è diventato due cose insieme: prima un simbolo. E subito dopo un bersaglio". Parola di Elly Schlein, candidata segretaria alle primarie del Pd, che in una a tratti sconcertante intervista a Tpi parla degli attacchi "sessisti e antisemiti" ricevuti, anche per colpa del suo naso "importante".
"Si è attivato un vero e proprio esercito di odiatori che parte dal mio naso e dal mio cognome per esprimere ignobili sentimenti antisemiti" ma "io non sono ebrea, perché come sapete la trasmissione avviene per linea matrilineare. Ma la cosa più folle è il dibattito sul mio naso. Perché non è un 'naso ebreo Schlein', che ho ereditato da mio padre, come scrivono i razzisti nella rete. È un naso tipicamente etrusco". Tutto molto interessante.
Il ricorso agli insulti "è molto diffuso, questo mi preoccupa non per me ma per le ragazze nelle scuole. Purtroppo per le donne che si espongono e fanno politica c'è da fare i conti con una società profondamente misogina e sessista. L'impegno del Pd deve essere quello di liberarci di una misoginia interiorizzata", ha poi aggiunto a Radio Immagina la Schlein: "Non sono stupita degli insulti. Mi occupo di migranti, di diritti Lgbt+, delle comunità rom e sinti da tempo, tutti i giorni è così. Molti vanno sul personale più che sui contenuti, lo sforzo deve essere quello di concentrarsi sulle proposte. Se non attaccano quelle è perché non hanno argomenti". In realtà, le critiche sul suo conto sono esclusivamente su una agenda limitata politicamente, dallo sguardo moderno sui diritti ma passatista su tutto il resto. Ma a volta fa più comodo soffermarsi sulla minoranza rumorosa e becera.
Alle primarie, Stefano Bonaccini sondaggi alla mano è il grande favorito. Le voci di scissione agitano il Nazareno, ma la Schlein smentisce e quando le chiedono cosa accadrà in caso di sua sconfitta è lapidaria: "Assolutamente sì, resterò nel partito". Al contrario, il primo atto da segretaria sarebbe "una parola di conforto a tutta la nostra comunità, una promessa sul fatto che rovesciamo la piramide, senza base scordiamoci le altezze. Dobbiamo attuare lo Statuto per consultare la base sulle scelte fondamentali. Cambiamo metodo, è la prima cosa da fare".