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Pd, la sinistra romana coccola i centri sociali: patto illegale
Nella caccia all’uomo che caratterizza la sinistra alle regionali del Lazio, si sono scordati i candidati che chiedono voti nel nome di Alessio D’Amato. Il candidato della sinistra nel Lazio, nel vano tentativo di rimontare sul netto vantaggio di Francesco Rocca per il centrodestra, ha chiesto aiuto ovunque. Senza mancare di criminalizzare con i suoi sponsor, a partire da Repubblica, chiunque fosse nelle vicinanze dello stesso Rocca. Ultimo della serie Guido Zappavigna, bollato come un “nero” a sostegno del capolista della Lega Pino Cangemi. Non ha problemi giudiziari, ma è colpevole politicamente... Rose e fiori invece sul versante dell’estremismo rosso. A sinistra si collocano i centri sociali. Dal famoso Spin time occupato illegalmente in zona Santa Croce Gerusalemme grazie all’impresa di quei gentiluomini al comando dell’ultrasinistro Andrea Alzetta, hanno reclutato due sodali. E li hanno piazzati nella lista dei Verdi-Rossi come fecero per Soumahoro in Parlamento.
LE ELEZIONI
I due guerrieri si chiamano Maurita Virtù e Claudio Marotta. Corrono in coppia per D’Amato e intendono «portare nella coalizione un modello di accoglienza possibile, un punto di vista sulle politiche dell’abitare che affronti il tema del patrimonio in termini comunitari con un'idea pubblica e non statuale». In pratica occuperemo tanto, occuperemo tutto.
Madame Virtù si presenta così: «Dal 2013 abito nello stabile, da quando con Action abbiamo deciso di occupare questo palazzo di 7 piani per dare un alloggio a 160 famiglie di senza casa e sfrattati».Dal canto suo l’altro candidato, Marotta, ha addirittura scritto un inno al centro sociale occupato: «A Spin Time Labs va consegnata una medaglia d’oro per il prezioso lavoro di welfare pubblico che mettono in campo nonostante attacchi e mistificazioni da destra e sinistra. Abbiamo scelto di rompere l’accerchiamento e portare nelle istituzioni repubblicane le istanze sociali, anche quelle più radicali: dissequestrare la rappresentanza e dare voce al conflitto perché così si combatte il non voto e il disincanto». Magari vuole anche gli applausi di chi paga le tasse. Neanche una parola, ovviamente, sulla droga che circola da quelle parti e sul commercio senza imposte da sborsare. L’illegalità come bandiera politica. E vogliono andare a prendersi lo stipendio in regione. Il che si accompagna alle prodezze con cui il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, accarezza gli estremisti della Capitale. Già undici milioni del Pnrr sono volati pare in direzione Porto Fluviale - altro centro sociale rosso- l’ulteriore beneficenza dovrebbe riguardare proprio lo Spin Time.
IL PROGETTO
Il sindaco non dimentica i doveri di gratitudine verso chi lo ha incredibilmente ospitato nella casa dell’illegalità e pare abbia stanziato una discreta cifra per acquistare lo stabile e metterlo a disposizione di chi lo ha occupato. È qualcosa di incredibile che il Comune di Roma si occupi di finanziare con soldi nostri un’operazione fuorilegge. E sul punto, ribatte il centrodestra. Perla Lega «una medaglia dovrebbe essere data alle centinaia di famiglie che da anni aspettano invano un alloggio popolare e non riescono a ottenerlo perché la sinistra tollera illegalità e soprusi spacciandoli per modello di accoglienza». Per Fratelli d’Italia parla Laura Corrotti, consigliere regionale, che bolla la sinistra romana. «La presenza di candidature di noti attivisti romani dei movimenti perla casa nelle liste collegate a D’Amato rappresenta il volto autentico di quella sinistra che invece di investire nell'edilizia agevolata per le famiglie più bisognose in questi dieci anni ha preferito tollerare le tante occupazioni fatte dai centri sociali chiudendo spesso gli occhi».