Sinistra-zimbello
Dino Giarrusso, "perché vuole entrare nel Pd". Disastro record: è già fuori
L'annunciato ingresso di Dino Giarrusso nel Pd potrebbe essere già saltato, a tempo di record. Come minimo, è bastato accostare il nome dell'ex Iene ed ex Movimento 5 Stelle al partito che per anni aveva insultato per far saltare in aria quel che resta del Nazareno.
Dal quartier generale dei dem definiscono già "improbabile" che a Giarrusso venga rilasciata la tessera del partito, a pochi giorni peraltro dalle primarie del 26 febbraio. L'imbarazzo è grosso soprattutto per Stefano Bonaccini, candidato e grande favorito per il ruolo di segretario occupato fino a oggi da Enrico Letta: Giarrusso aveva parlato infatti dal palco di una sua convention, sabato.
E il governatore dell'Emilia Romagna è stato chiamato dunque a "rettificare" l'ipotesi, che qualcuno considera una "apertura" ideologica agli elettori più vicini al Movimento 5 Stelle. Bonaccini non vuole "regalare voti a sinistra ai 5 stelle e quelli moderati al Terzo polo", da qui forse l'idea di imbarcare l'ex grillino. Anche per mandare un messaggio alle regionali dove è ammesso il voto disgiunto.
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Di fronte alle reazioni offese di molti elettori Pd, anche Bonaccini ha fatto una mezza retromarcia, imponendo a Giarrusso le "scuse" per tutti gli insulti e gli sfottò rivolti in questi ultimi anni al partito in cui ora vuole entrare. "Siamo un partito aperto a chiunque. E se Dino Giarrusso vorrà entrare e iscriversi, prima chieda scusa a chi ha ferito in passato e dimostri di accettare le regole e il percorso di questo partito". La toppa, se possibile, è peggiore del buco.