Previsioni
Meloni, profezia del sondaggista Noto: "Cosa accadrà tra un mese"
Il tema del taglio sulle accise di fatto tiene banco in questi caldi giorni in cui i prezzi alla pompa sono schizzati e in cui i benzinai minacciano uno sciopero di due giorni entro la fine di gennaio. Il governo come è noto ha dato sostegno alle fasce più deboli con la manovra varata a fine dicembre che ha ridato ossigeno soprattutto sul fronte bollette. Di fatto però la sinistra cavalca i rincari alle pompe per pungere l'esecutivo e il premier Meloni.
Ma attenzione: la popolarità e il gradimento di cui gode il premier e l'esecutivo potrebbero passare indenni la tempesta della benzina. Infatti il governo ha già predisposto per domani un incontro con i rappresentanti del settore dei carburanti per definire una linea chiara sui prezzi alla pompa ma anche sulle minacce di sciopero. E sul caos benzina è intervenuto all'Adnkronos il sondaggista Antonio Noto: "La decisione del Governo di non rinnovare il taglio delle accise sui carburanti introdotto lo scorso marzo dal precedente esecutivo potrebbe avere un impatto negativo sul consenso degli italiani a Giorgia Meloni. La gente ogni giorno ha a che fare con il prezzo della benzina e del pane; la verifica dell’aumento è immediata", afferma il sondaggista.
Poi però avverte: "È ancora presto per voler quantificare un eventuale danno per quanto riguarda la perdita di consensi. Non cambiano dalla sera alla mattina. L’impatto sarà misurabile nel giro di un mese e molto dipenderà anche da come Meloni giustificherà la scelta". L'analisi infine si fa più accurata: "Non cambiano dalla sera alla mattina. L’impatto sarà misurabile nel giro di un mese e molto dipenderà anche da come Meloni giustificherà la scelta. Al momento, la giustificazione fornita dal presidente del Consiglio è razionale ed ha un senso. Ma l’elettorato ha anche risposte emotive. Non è quindi detto - conclude Noto - che quella risposta razionale possa incidere sulle emozioni degli elettori".