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Giorgia Meloni, lo sfogo durissimo: "Italian Job? Mi innervosisce"
Giorgia Meloni non fa sconti a nessuno: prima la frecciata all'Unione europea sul Covid, poi alla stampa estera. "Mi ha molto innervosito di questa vicenda - ha ammesso parlando del Qatargate in occasione della conferenza stampa di fine anno - che molti colleghi internazionali definiscano questi fatti con la locuzione ’Italian job’ come se fosse una macchia sulla nostra nazione, ma è una vicenda che non riguarda solo italiani. Semmai è il tema di un partito, forse un ’Socialists Job’".
Per il presidente del Consiglio, infatti, "riguarda una famiglia politica ma non l’Italia che non è il grande corruttore d’Europa". E proprio sullo scandalo che ha terremotato la sinistra di Bruxelles la leader di Fratelli d'Italia chiede chiarezza. "Si deve andare fino in fondo - è il suo appello -, senza sconti. Il rischio è che alcune istituzioni siano permeabili ad alcuni interessi, un problema per gli Stati. Non penso che le istituzioni debbano dimostrare o accettare una vulnerabilità. Per questo è fondamentale la risposta che le istituzioni europee e ciascuno saprà dare".
D'altronde la Meloni l'ha vissuto sulla sua stessa pelle: "Mi è capitato in passato di denunciare la differenza tra legittimi accordi che si fanno con le Nazioni, commerciali, e il tentativo di favorire o consentire, il soft power, il condizionamento, che alcune Nazioni facevano in Italia e in Europa". Discorso simile è già stato fatto dall'alleato leghista. "Non sono abituato a godere delle disgrazie altrui - ha premesso Matteo Salvini -. Quello è un atteggiamento che lascio a chi è di sinistra. Però il tempo è galantuomo". Da qui la frecciata: "Chi per anni mi ha dato del razzista e del fascista", dicendo che "avevano il cuore grande, ma poi ti rendi conto che avevano il portafoglio grande".