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Meloni, allarme Covid: "No alla restrizione della libertà"
Sono stati giorni impegnativi per Giorgia Meloni, reduce da niente di meno di una legge di Bilancio. Il governo da lei presieduto in soli due mesi ha dovuto mettere a punto una Manovra. Un tempo record, che la porta a fare un bilancio della sua premiership in occasione della conferenza stampa di fine anno. "È stata una manovra politica. Pur riuscendo ad investire la gran parte delle risorse sul caro bollette siamo riusciti a iniziare a mantenere gli impegni presi. La legge di bilancio è stata approvata in un’ora - spiega ai giornalisti -. La volontà è di lavorare bene e mantenere le scadenze. Ci siamo riusciti. Trovo un clima assolutamente positivo nella maggioranza, non posso certamente lamentarmi. Mi fido dei miei alleati al governo, al di là dei dibattiti naturali all’interno". Eppure la legge di Bilancio "non è stata facile". Lei stessa ha più volte ammesso di non aver nulla da perdere. Il suo unico interesse? Migliorare il Paese senza avere paura di perdere la poltrona. "Da iscritta all’ordine dei giornalisti considero che un giorno tornerò alla mia professione - ribadisce -. Ho sempre pensato che la politica fosse una fase di passaggio".
In ogni caso, fatiche a parte, ne è valsa la pena perché "questa manovra rappresenta un orgoglio per Fratelli d’Italia e per il Governo Meloni, perchè è riuscita a rispettare gli impegni presi con il popolo italiano nonostante il poco tempo a disposizione e lo stanziamento obbligato di una buona dose di risorse per far fronte al caro energia. È una manovra che, seguendo il dettato costituzionale che ci ricorda che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, valorizza l’occupazione e mette fine alla stagione dell’assistenzialismo rimodulando il reddito di cittadinanza. È solo l’inizio di un percorso che durerà cinque anni e che ha come obiettivo ridare alla nostra nazione il lustro che merita".
Poi sull'emergenza Covid che sembra riprendere piede in Cina, la Meloni non intende annunciare alcuna stretta: "C'è questa situazione in Cina, ci siamo mossi immediatamente. In coerenza con quello che avevamo chiesto di fare il passato". Da qui l'auspicio che l’Unione Europea voglia operare in questo senso". Dal ministro della Salute Orazio Schillaci arrivano notizie "tranquillizzanti", la maggior parte dei casi trovati "sono legati a Omicron": "Penso siano utili i controlli, i tamponi, le mascherine. La mia idea è che si debba lavorare sulla responsabilizzazione dei cittadini piuttosto che sulla coercizione. Intendo fare così anche in futuro. La situazione in Italia è abbastanza sotto controllo, stiamo monitorando minuto dopo minuto".