Polemiche sterili

Donatella Bianchi candidata col M5s? Il Pd in rivolta: "Lasci la Rai"

È Donatella Bianchi la candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza del Lazio. Un nome noto ai telespettatori, visto che si tratta della conduttrice di Linea Blu. E proprio questo ruolo a Viale Mazzini ha scatenato il Partito democratico. "Finalmente - esordisce sui social Andrea Casu - con la scelta del M5S di candidare Donatella Bianchi si chiarisce il quadro per le regionali nel Lazio. Ovviamente ora non può più condurre LineaBlu. Fa una scelta politica che rispettiamo, ma è una scelta definitiva. La Rai non ha le porte girevoli". Eppure contro i diversi giornalisti - Tommaso Cerno, Lilli Gruber e Giuliano Giubilei solo per fare qualche nome - che si sono candidati negli anni contro il Pd, simili polemiche non le si ricordano.

 

 

In ogni caso con l'annuncio di Giuseppe Conte, il Movimento chiude al cosiddetto "campo largo". Niente alleanza con i dem, come invece accaduto in Lombardia. Ma non è tutto, perché il nome della Bianchi crea più di un grattacapo al Nazareno. "Conte ha fatto una scelta di apertura alla società civile con una candidata indipendente, davvero civica, ecologista e progressista. Anche l’elettorato Pd non schiavo delle correnti guarderà con simpatia ad una donna, professionista stimata e conduttrice da 25 anni di una delle più belle trasmissioni della Rai", conferma Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde e copromotore della rete Ecodigital e del coordinamento 2050.

 

 

Da qui la proposta che terremota i dem: "Il Pd dovrebbe valutare seriamente il ritiro di D’Amato e accettare la leadership di Conte per non consegnare la regione alle destre. Del resto i sondaggi e la qualità di questa candidatura dimostrano una capacità di costruzione di un’area ecologista e progressista".