Lutto

Morte Franco Frattini, il cordoglio e il racconto degli anni difficili

Addio Franco Frattini: muore a 65 anni alla vigilia di Natale l'ex ministro degli Esteri, eletto lo scorso gennaio presidente del Consiglio di Stato. Dal 2008 al 2011 alla Farnesina nell'ultimo governo con Silvio Berlusconi premier, così come fu ministro degli Esteri tra il 2002 e il 2004 e, in precedenza ancora ministro della Funzione pubblica nel governo di Lamberto Dini. 

Era stato anche commissario europeo dal 2004 al 2008 sotto la presidenza di Josè Manuel Barroso. Nel 1996 era stato eletto deputato nelle liste di Forza Italia e poi ancora nel 2008 per il Pdl. Nei giorni della rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale, era tra i nomi più quotati per la presidenza della Repubblica, poi sfumata.

Frattini si è spento al Policlinico Gemelli di Roma, dove era ormai ricoverato da qualche tempo. Tra i primi ad esprimere cordoglio, Silvio Berlusconi: "Era un vero servitore dello Stato, mi mancherà. In Italia e all’estero si era fatto apprezzare per la sua competenza".

Poi le parole sentite e commosse di Giorgia Meloni: "Franco Frattini era un uomo garbato e intelligente, un servitore delle istituzioni. Era mio amico. Rivolgo a nome del governo sentite condoglianze a famiglia e amici. Saremo fieri di portare a termine la riforma del codice degli appalti alla quale aveva lavorato con dedizione". Ovviamente il cordoglio raccoglie tutta la politica. Enrico Letta esprime "grande  mestizia. La scomparsa prematura di Frattini lascia un senso di profonda tristezza. Esprimo alla sua famiglia, ai suoi cari e all’istituzione del Consiglio di Stato vicinanza e cordoglio da parte di tutta la nostra comunità".

Frattini fu prima magistrato amministrativo in Piemonte, dunque consigliere giuridico con Claudio Martelli. In politica con Dini, dunque con un governo osteggiato da Berlusconi, dunque una lunga carriera politica al fianco del Cavaliere. In particolare, fu il suo secondo mandato da ministro degli Esteri, iniziato nel 2008, ad essere molto complesso, difficile. Come ricorda il Corriere, "l'Italia firma un controverso trattato con il dittatore libico Gheddafi per fermare l’approdo dei migranti in Italia e a causa di questo il governo di Roma subisce anche una condanna da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo per respingimenti illegali di migranti intenzionati a chiedere protezione internazionale". Ma con l'esplodere delle primavere arabe, l'Italia cambia rotta con Gheddafi, per poi partecipare alla missione che di fatto fece calare il sipario sul suo regime.

Nel 2013, Frattini sostenne Scelta civica del premier uscente, Mario Monti. Da quel giorno, restò lontano dalla politica fino alla recente rielezione come presidente aggiunto del Consiglio di Stato nel 2021, presidenza effettiva da gennaio 2022.