L'impegno

Meloni, da chi vola "nei primi mesi del 2023": un chiaro messaggio

Il governo è alle prese con la manovra di bilancio per il 2023, ma nel frattempo Giorgia Meloni non perde di vista le altre questioni, a partire da quelle internazionali. “Andrò in Ucraina nei primi mesi del 2023”, ha annunciato la presidente del Consiglio, a conferma del suo impegno nel sostenere la resistenza guidata da Volodymyr Zelensky. Sulla guerra scatenata dalla Russia la Meloni si è espressa nel dettaglio nel corso di un intervento alla XV Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori presso la Farnesina. 

 

 

“L’Italia ha fatto quello che doveva fare e continuerà a fare quello che deve - ha sottolineato la Meloni - oggi la pace in Europa non è più scontata, la nostra libertà non è più scontata, basta arrivare poco lontano da qui per vederlo, siamo in Europa non siamo in un posto così distante, noi abbiamo la consapevolezza di dover difendere l'ordine internazionale al quale eravamo abituati e che non è più scontato", ha detto. Chi conosce la geopolitica un po' più di certi dibattiti che a volte sento, sa benissimo e capisce benissimo come dietro il conflitto in Ucraina c'è in realtà un conflitto che ha dimensioni molto più ampie, che non coinvolge solamente l'Ucraina e la Russia”.

 

 

"E' fondamentale - ha aggiunto la Meloni - la chiarezza e la fermezza con la quale l'Italia si è schierata nel conflitto ucraino fin dall'inizio, senza tentamenti, la stella polare del nostro impegno rimane la ricerca del dialogo la cessazione delle ostilità. Ovviamente io sento moltissimo parlare di pace, tema complesso. Sono convinta che anche ai fini della pace nel conflitto ucraino sia stato importante il ruolo che ha giocato l'Italia, penso che se vuoi costringere due attori in campo a sedersi a un tavolo delle trattative, la prima regola deve essere che ci sia equilibrio tra le forze in campo altrimenti non avrai pace, avrai un'invasione e un'invasione non è mai pace".