Allo sbando

Stefano Bonaccini, umiliazione a teatro: cosa si trova davanti

All'interno del Partito democratico l'umore non è dei migliori. E lo dimostra l'iniziativa al Teatro dei Ginnasi, a Roma, dal titolo "Sinistra popolare". Qui Matteo RicciStefano Bonaccini hanno consacrato la loro alleanza in vista della corsa alla leadership di fronte a una platea esigua: pochi big e molte sedie vuote. A occupare qualche postazione Lorenza Bonaccorsi, presidente del I Municipio, il deputato Andrea Casu, il consigliere comunale Riccardo Corbucci, Giulio Bugarini, caposegreteria di Gualtieri e Giulia Tempesta, anche lei consigliere capitolina che presenta dal palco. "Le poltroncine - fa sapere Il Tempo - sono 117 e alcune sono vuote". 

 

 

L'esordio è quasi scontato: un lungo applauso a Sinisa Mihajlovic, ex calciatore scomparso dopo una lunga battaglia contro la leucemia. Chiuso il momento del ricordo, si passa alla politica: "La questione morale deve tornare in primo piano - dice Bonaccini - ma attenti a non buttare via il bimbo con l'acqua sporca. Lo dobbiamo alla stragrande maggioranza di iscritti, elettori, militanti, amministratori, sono persone perbene, oneste. Ma quello che abbiamo visto, anche se riguardasse solo uno, è da voltastomaco e deve dirci che dobbiamo essere inflessibili. In tutte le famiglie c'è chi può sbagliare ma devono esserci gli anticorpi". 

 

 

A inserirsi nel dibattito, anche se collegato da remoto, è Michele Emiliano: "Bonaccini incarna un desiderio di riscatto ed è un esempio di buongoverno-si schiera il presidente della Regione Puglia - Molti di noi si sono sentiti soli, il partito era un'entità estranea, lontana da nostri problemi". Appuntamento al 22 dicembre quando al Nazareno si riuniranno candidati e big. Obiettivo? Sostituire Enrico Letta.