Un big sulla graticola

Bisignani, bomba sul governo Meloni: "Il primo ministro che rischia il posto"

C'è già qualche ministro del governo di Giorgia Meloni che rischia il posto. Parola di Luigi Bisignani, che intervistato da Affaritaliani.it verga le sue pagelle, talmente secche e dirette da apparire una sentenza categorica. Promossa a pieni voti la premier: "tosta e decisa" anche se "circondata da alcuni nani (i ministri, appunto, ndr) anche se non tutti". Meloni convince quando affronta i dossier, "ha così tanta credibilità che ha messo a cuccia tutti, partiti e ministri". E soprattutto, "grazie alla sua credibilità che deriva dalla forza del voto, a differenza di Mario Draghi, il Quirinale non si intromette e sta al suo posto". 

 

 



Quindi Bisignani passa alle note dolenti. Il ministro peggiore, spiega, è stato fin qui il forzista Gilberto Pichetto Fratin. "Serve trovare rapidamente un altro ministro dell'Ambiente e dell'Energia, ruolo molto, troppo, importante. Un nodo pazzesco per il Paese. Restando in casa Forza Italia potrebbe essere Alessandro Cattaneo". Male anche un tecnico come Orazio Schillaci alla Salute ("Non è riuscito a prendere il ruolo che ha. E' troppo scienziato e non capisce la macchina amministrativa dello Stato") ed Eugenia Maria Roccella alle Pari opportunità e Famiglia ("Scelta completamente sbagliata. E' totalmente uscita dai radar").

 

 

 

 

Bene invece Carlo Nordio alla Giustizia ("Tosto e deciso, ma corre un rischio. Laddove non riuscisse a fare ciò che promette, giustissimo, tornerebbe alle sue letture nella laguna di Venezia") e Antonio Tajani ("Il miglior ministro degli Esteri per Meloni. Autorevole e non ingombrante"). Bisignani poi regala un consiglio a Matteo Salvini: "E' partito con una carica di lavoro esplosiva mettendo mano in 50 giorni a tantissimi dossier fermi da anni. Stia attento al Ponte sullo Stretto, non vorrei che gli crolli addosso. Pensi a come risolvere il problema della vecchia società, prima, semmai".