Gauche Caviar

Qatargate, Sallusti: lo stato islamico è la vera Mecca della sinistra

Alessandro Sallusti

Da ormai qualche decennio è chiamata la Gauche Caviar, la sinistra al caviale, cioè la sinistra come classe intellettuale dominante che ama concedersi un tenore di vita elevato in contrasto con i principi che professa. Nella sua ultima edizione potremmo definirla la Gauche Qatar, lo stato islamico diventata la Mecca per tanti progressisti affamati di denaro, un fiume di denaro che ha letteralmente inondato le tasche di non pochi politici e sindacalisti perché come diceva Beppe Grillo quando faceva il comico, «l'intellettuale di sinistra è ferocemente anti: anti razzista, anti fascista, qualche volta persino anti comunista ma mai anti capitalista».

 

Uno che passa per essere di sinistra, il presidente francese Emmanuel Macron, ebbe a dire che «la sinistra classica è una stella morta, l'ideologia della sinistra classica non permette di pensare al reale per come è». Ecco, anche in questa occasione la sinistra cerca di fuggire dalla realtà che la sta travolgendo addossando le colpe dello scandalo alla destra che avrebbe inquinato il pozzo della politica al punto da contaminare chiunque. Anche le valigie colme di contanti trovate nelle case di Panzeri e compagni sarebbero insomma figlie delle complicità opache sdoganate dalle destre, dimentichi che il Partito comunista italiano è cresciuto e ha prosperato proprio su valigie di contanti che arrivavano non dal Qatar bensì dall'Unione Sovietica. Insomma la sinistra italiana ha una certa esperienza, direi consuetudine, con finanziamenti, personali e collettivi, provenienti per di più- certamente è una aggravante - da Stati esteri ostili alla democrazia, all'Italia e in generale all'Occidente.

 

Non dico che tutta la sinistra sia corrotta o corruttibile, i fatti però dicono che il caso di Antonio Panzeri non è quello di una mela marcia su un albero sano, sono proprio le radici dell'albero che pescano da sempre in una falda di acqua non limpida e prendersela con il vicino è una scappatoia facile ma non credibile. Mettiamola così: i soldi di un presunto atto corruttivo di Putin alla Lega di Salvini li hanno cercati dappertutto ma non li hanno mai trovati probabilmente perché non sono mai esistiti. Quelli della corruzione di uno Stato islamico alla sinistra europea sono sotto gli occhi di tutti. Qualche cosa vorrà ben dire.