Emiri & mazzette

Qatargate, Vittorio Feltri: paese che vai, corrotto che trovi

Vittorio Feltri

In questi giorni infuria la polemica sulle mazzette che circolavano, e forse continuano a circolare, in Europa affinché le strutture di Bruxelles promuovessero il Qatar, facendolo passare per civile quanto la Svizzera, mentre è un Paese islamico con tutte le storture e le abiezioni no te.

È un fatto vergognoso che una valanga di quattrini in contanti sia finita in possesso di personaggi di spicco della Ue. Ma la cosa non ci deve stupire più di tanto perché la corruzione e i ladri sono categorie trasversali che operano a livello nazionale e pure internazionale. Questa vicenda è analoga a quella vissuta in Italia ai tempi burrascosi di Mani Pulite, quando ogni giorno politici di primo piano e dirigenti di azienda finivano in galera accusati di aver ricevuto o dato fior di quattrini in cambio di favori. Fu un periodo devastante per la nostra Repubblica, tutti gli equilibri istituzionali di quella triste epoca saltarono per aria, sconvolgendo la vita dei cittadini. Alcuni esponenti importanti del mondo politico si difesero dicendo di aver riscosso soldi per il partito, invece risultò che rubavano anche al partito per pagarsi ville di lusso sull'Appia antica di Roma.

 

Le conseguenze di quel periodo funesto non si sono ancora esaurite. Ipotizziamo che il nuovo scandalo continentale non durerà lo spazio di un settimana, ma proseguirà a lungo e avrà conseguenze esiziali sul sistema europeo, se non altro sul piano della reputazione. Stavolta le mazzette sono più luride perché provengono dal Qatar, ricco sfondato ma incurante dei diritti umani come del resto accade in tutto il Medioriente, specialmente in Iran, una macelleria a cielo aperto, dove le donne contano meno delle mosche. E stendiamo un velo sulle porcherie dell'Afghanistan. Sarà difficile per Bruxelles fare le pulci alle nazioni socie visto quello che è successo nella capitale belga. La vicenda colpisce soprattutto la sinistra che sulla questione morale ha fatto delle campagne senza requie, e adesso si trova al centro di una corruzione mostruosa destinata a lordare la sua immagine. Senza contare che la sporca vicenda porta acqua al mulino della Brexit. L'Inghilterra ha un motivo in più per giustificare la sua uscita dalla Ue. E questo non è un dettaglio da trascurare perché potrebbe contagiare molte altre nazioni.