L'intervista
Licia Ronzulli, la rivelazione sulle pensioni: di quanto aumentano
Va a tutto campo, Licia Ronzulli. Attacca. Difende. Rilancia. La capogruppo di Forza Italia al Senato rivendica i risultati del partito. Spazia da Giuseppe Conte, alle regionali in Lombardia e Lazio. Punta sulle pensioni minime e sull'abbattimento della burocrazia. Spiega i punti principali della manovra.
Senatrice: Conte aizza le piazze. Teme che qualcuno dalle parole passi ai fatti?
«Noi politici abbiamo grandi responsabilità. Un conto è la propaganda, un altro è incendiare gli animi di persone già provate dalla crisi. Noi rappresentiamo i cittadini, non li sobilliamo. Troviamo soluzioni in Parlamento, non facciamo i Masaniello in pochette soffiando sulla disperazione. Questo è grave e pericoloso. Le minacce che sono conseguenza di certi comportamenti non si contano più (l'ultima al premier Meloni e alla figlia da parte di un fanatico del reddito di cittadinanza, ndr) e il passo dalle parole ai fatti è davvero breve. Chi è stato presidente del Consiglio dovrebbe saperlo. Purtroppo l'ho sperimentato anch' io durante il Covid con la frangia estremista dei no-vax.».
I 5 Stelle sono diventati il partito del Sud: il sussidio grillino ha danneggiato l'Italia?
«I 5Stelle vivono di clientelismo e si rivolgono a quelle parti di Paese che purtroppo soffrono ancora di più per la crisi. Cercano di attuare una sorta di voto di scambio: consenso in cambio di reddito di cittadinanza. E' una misura che è servita e servirà per sostenere chi versa in gravi difficoltà e non può lavorare, perché, diciamolo con chiarezza per rispondere a chi ci accusa di smantellare il reddito: per loro non sarà abolito. Per chi invece l'ha usato per non lavorare, o, peggio, per lavorare in nero, è finita la pacchia».
Le opposizioni vi accusano di aver realizzato una manovra troppo prudente. Qualcosa poteva essere fatto meglio?
«Date le circostanze, questa è la manovra migliore possibile. Su 35 miliardi due terzi li destiniamo per proteggere cittadini e imprese dal caro energia. Il resto servirà per difendere le fasce più deboli della popolazione, contrariamente a quanti sostengono che stiamo facendo cassa sui cittadini più in difficoltà. Questi sono stati abbandonati dalla sinistra, e noi al contrario li sosteniamo concretamente. Certo, tutto è migliorabile, e Forza Italia, con responsabilità, ha lavorato e lavora in questa direzione».
L'innalzamento delle pensioni minime è una storica battaglia del presidente Berlusconi. Il sottosegretario leghista al Lavoro, Claudio Durigon, ha dichiarato che non ce la farete. Che «per ora non si può».
«E' una battaglia che ci vedrà sempre in prima linea. Entro la legislatura porteremo le minime a mille euro. In questa legge di bilancio contiamo di arrivare a 600, almeno per le persone più in crisi, e all'ultimo tavolo di maggioranza abbiamo avuto rassicurazioni dal ministro dell'Economia Giorgetti che il governo sta lavorando in questa direzione».
Decontribuzione per le aziende che assumono under 35: è una misura che nel corso della legislatura potrà essere estesa ad altre categorie?
«Intanto Forza Italia ha ottenuto il risultato di estendere il taglio del 100% dei contributi, facendo alzare da 6mila a 8mila euro il limite massimo. E' chiaro che se in futuro riuscissimo ad aumentare la platea dei beneficiari, inevitabilmente l'economia del Paese ne trarrebbe ancora più vantaggi».
Sui limiti all'obbligo del Pos stanno arrivando molte critiche, comprese quelle di Bankitalia.
«L'Italia ha finalmente un governo politico, e facciamo scelte politiche. Quanto al Pos, dobbiamo tutelare i piccoli esercenti che non disponendo di potere contrattuale con le banche si trovano a pagare commissioni troppo alte, soprattutto nelle transazioni di piccola entità: si pensi che un barista, sul conto di due cappuccini e due cornetti, può arrivare a pagare anche il 10% della cifra incassata. Studieremo insieme con le banche un sistema che consenta, magari sotto una certa cifra, di abbassare o addirittura annullare le commissioni».
E le critiche sull'innalzamento del tetto al contante?
«Proprio oggi (ieri, ndr) il Consiglio Ue, nella posizione negoziale sul regolamento antiriciclaggio, per i pagamentiha concordato un massimo di 10mila euro. $ il doppio di quanto previsto nella nostra manovra. Con questo, ci auguriamo che sia chiusa ogni sterile polemica».
Capitolo Superbonus.
«La proroga almeno al 31 dicembre, così come lo sblocco dei crediti bloccati nei cassetti fiscali delle imprese, attraverso l'uso di una quota dei versamenti con l'F24 eseguiti dalle banche in qualità di sostituti d'imposta, renderebbe subito applicabile ed efficace la soluzione proposta da Forza Italia per consentire alle aziende di non restare nel guado. Siamo soddisfatti che nell'incontro di mercoledì coi capigruppo il governo abbia dato rassicurazioni di voler andare in questa direzione».
L'eccesso di burocrazia è un cancro che nessuno finora è riuscito a estirpare.
«E noi ci riusciremo. Non solo perché fa parte del programma con cui ci siamo presentati alle elezioni, ma perché se davvero vogliamo permettere alle imprese di poter lavorare per ammodernare l'Italia, se davvero vogliamo tornare competitivi ed essere attrattivi per chi vuole investire nel nostro Paese, dobbiamo semplificare il sistema dei permessi eliminando la trafila delle autorizzazioni preventive».
Il ministro della Giustizia Nordio ha dichiarato che qualora non fosse messo nelle condizioni di riformare il settore si dimetterà.
«Siamo soddisfatti delle linee programmatiche che ha illustrato: ricalcano esattamente il manifesto politico garantista di Forza Italia, fin dal '94. Abbiamo anche apprezzato la sua determinazione a riformare il sistema delle intercettazioni, ormai arrivato a livelli di inciviltà e disumanità inaccettabili».
Fra due mesi si vota in Lombardia e in Lazio, e in Lazio il centrodestra non ha ancora annunciato il candidato: non temete che questo possa penalizzarvi?
«Intanto auspichiamo, visto che saremo in pieno inverno, che si possa votare domenica e lunedì. In Lombardia abbiamo governato bene e vinceremo. Quanto al Lazio, siamo in ritardo. Ricordo che subito dopo le feste bisogna presentare le liste: dobbiamo scegliere al più presto un candidato che sia autorevole e capace».