La polemica
Bankitalia, il Pd insulta il governo: "Complotto?", dem smentiti in un secondo
Il Pd si è scagliato contro Giovanbattista Fazzolari per alcune sue dichiarazioni sulla Banca d’Italia in risposta alle critiche ricevute dal governo per la manovra. “Sfiziosa la teoria del sottosegretario - ha scritto sui social il senatore Antonio Misiani - su Bankitalia che critica la legge di bilancio perché è partecipata dalle banche private. Aspettiamo con ansia una sua tirata contro il complotto della finanza demo-pluto-giudaico-massonica”.
Tralasciando l’esagerazione del Pd, le parole del sottosegretario Fazzolari non prestavano il fianco ad alcun complotto: “Che la manovra non piaccia a sindacati, Confindustria, Bankitalia, vuol dire che non pende da nessuna parte. È un buon segno, va bene. Io penso che sia normale che ognuno in fase di legge di bilancio dica quali sono gli aspetti che lo deludono, ci sta. Bankitalia è partecipata da banche private, è un'istituzione che ha una visione, legittimamente, e questa visione fa sì che reputi più opportuno che non ci sia più di fatto utilizzo di denaro contante”.
Dopo che il Pd ha provato a trasformare le parole di Fazzolari in un caso, fonti di governo hanno precisato che il sottosegretario non ha fatto alcuna polemica né aveva intenzione di mettere in discussione l’autonomia della Banca d’Italia. Anzi, Fazzolari ha ribadito il pieno apprezzamento per l’operato di via Nazionale. “È legittima - dichiarano le fonti di governo - la visione a sostegno dell'utilizzo della moneta elettronica, che è moneta privata. Con la stessa legittimità altri sottolineano l'esigenza di non escludere dal circuito il denaro contante, che è l'unica moneta a corso legale".