La lettera-accusa
Soumahoro, rivolta nel partito: "Fratoianni ipocrita, sapeva tutto"
Nicola Fratoianni è sotto accusa sul caso di Aboubakar Soumahoro. Parché i vertici di Sinistra italiana "sapevano tutto". Erano a conoscenza già dall'estate scorsa delle "ombre intorno al sindacalista. Nonostante ciò "Nicola Fratoianni mostrò completa indifferenza alle notizie riferitegli nei competenti organismi di partito, sottolineando invece il notevole richiamo mediatico positivo conseguente alla candidatura in una campagna elettorale così breve e difficile", si legge nella lettera inviata allo stesso segretario di Si da Mario Nobile e Marco Barbieri, membri dell'assemblea e della direzione nazionale del partito, secondo quanto riporta La Repubblica.
Scrivono Nobile e Barbieri che chi è responsabile della candidatura di Soumahoro "non può oggi chiedere chiarezza ad Aboubakar Soumahoro su fatti di cui era perfettamente a conoscenza da molto tempo prima della prima della sua candidatura: atteggiamento di inaccettabile ipocrisia, lesivo del buon nome di Sinistra Italiana e della dignità di quanti e quante hanno, malgrado ciò o molto più spesso ignorando ciò, dato fiducia alla lista che ci comprendeva".
Una lettera che smonta la "linea difensiva" tenuta finora dall'Alleanza Verdi-Sinistra italiana, che si basava sul "noi non sapevamo". Si legge: "I dirigenti della provincia di Foggia hanno espresso contrarietà argomentata in vari contesti di partito e soprattutto nell'Assemblea nazionale che il 17 agosto pose in votazione le candidature della lista Alleanza Verdi sinistra in cui Soumahoro figurava candidato nel collegio uninominale di Modena e in ben cinque collegi plurinominali. L'intera Segreteria nazionale di Sinistra Italiana - favorevoli, a cominciare dal segretario, e contrari - era dunque consapevole della gravità di questa scelta. La risposta è stata che la candidatura fosse espressione della formazione alleata di Europa Verde, voluta direttamente da Bonelli: ed è poi emerso che fosse stata già decisa nel congresso europeo dei Verdi tenuto a Riga il 3 giugno".
Ora dieci membri della direzione nazionale di Si chiedono la convocazione urgente di un'assemblea di fatto per "processare" Fraoianni: "Chi ha scelto di candidarlo (Soumahoro, ndr) non può oggi scaricarlo con lo stesso disinvolto cinismo che lo ha indotto ieri a sfruttarne in termini elettorali la popolarità. Chi ha scelto di candidarlo ha prodotto un immenso danno di immagine a Sinistra Italiana, a quanti si battono tutti i giorni contro la piaga del caporalato, a chi è impegnato con correttezza e generosità nel settore dell’accoglienza. È bene quindi che assuma su di sé per intero la responsabilità politica di ciò che era prevedibile che accadesse ed è accaduto e ne tragga le conseguenze convocando una apposita riunione della assemblea nazionale di Sinistra Italiana".