Il diktat del premier
Giorgia Meloni, tam tam dal vertice: "stretta imprevista" sul reddito cittadinanza
Il governo punta a una stretta sul reddito di cittadinanza. La linea, secondo quanto si apprende, è stata confermata nel vertice di maggioranza sulla legge di bilancio a Palazzo Chigi, alla presenza dei capigruppo, del premier Giorgia Meloni, del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, del viceministro Maurizio Leo e dei vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini. L'obiettivo che sarebbe stato ribadito - apprende l'Agenzia Agi da fonti parlamentari - sarebbe quello di abrogare il reddito di cittadinanza tra sei mesi per gli "occupabili".
Un'altra delle ipotesi sul tavolo sarebbe pure quella di lasciare gli incentivi solo sul gasolio e non più sulla benzina. La legge di bilancio, secondo quanto si apprende, dovrebbe ammontare a circa 30 miliardi: oltre ai 21 destinati alle misure per le imprese e le famiglie sul caro energie, dovrebbe contare su cinque miliardi per le misure illustrate nel programma di governo e il resto destinato alla copertura delle spese.
Il principale obiettivo della manovra, avrebbe chiarito la Meloni ai colleghi di maggioranza, sarà quello di tutelare i redditi bassi, i giovani e gli anziani. Il premier, secondo quanto appreso sempre dall'Agenzia Agi, ha sottolineato la difficoltà del momento e rimarcato che la maggior parte delle misure andrà nella direzione di contrastare il caro bollette. Dopo il Capo dell'esecutivo sono intervenuti, sempre secondo quanto si apprende, il ministro dell'Economia Giorgetti e il viceministro Leo.