A cuore aperto

Piantedosi, ciò che nessuno immaginava: "A cosa ho dedicato la mia vita privata"

Di Matteo Piantedosi, ministro dell'Interno del governo Meloni, della sua vita privata si sa ben poco. Ma ora l'ex prefetto, in una intervista a Il Giornale, confessa: "Ho dedicato tutta la mia vita agli affetti familiari, agli studi e al lavoro al servizio delle istituzioni. Sono un appassionato di bicicletta. Amo passeggiare con il mio cane Chuck, soprattutto quando riesco a farlo tra i boschi della mia amatissima Irpinia. Non la definirei una vita sorprendente ma semplicemente sinora fortunata. Perché era quella che desideravo realizzare grazie ai valori che mi hanno trasmesso i miei genitori".

 

 

Per quanto riguarda il suo ruolo istituzionale, Piantedosi in questo momento è concentrato sulle politiche migratorie. "È interesse di tutti superare l'attuale situazione. Vedo tanti segnali positivi. Ieri, In Germania, al vertice del G7 dei ministri dell'Interno, ho incontrato la mia omologa tedesca Faeser con la quale abbiamo condiviso la necessità di una forte iniziativa Ue sul tema migratorio che passi per accordi con i Paesi terzi. Analoga convergenza di obiettivi l'ho riscontrata nel bilaterale con la commissaria europea Johansson. Mi aspetto passi importanti già nei prossimi vertici europei".

 

 

Dopo il suo primo G7  a Wiesbaden in Assia e incontri bilaterali con i responsabili degli affari interni di Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti, oltre a un confronto diretto con il commissario Ue Johansson, dice: "Sono allo studio nuove misure con gli obiettivi, da un lato, di contrastare i flussi illegali e difendere i nostri confini, che sono anche dell'Ue, dall'altro, di agire sulla leva degli ingressi regolari anche premiando quei Paesi disponibili a fermare le partenze irregolari. Per quanto concerne la lotta agli scafisti, le forze di polizia, che ringrazio ancora una volta, sono impegnate quotidianamente contro le organizzazioni dedite al traffico di esseri umani".