Violenza verbale

Provenzano insulta Piantedosi: "Sulla sua bocca sono bestemmie"

Elisa Calessi

«Relazione prefettizia», «burocratica», «ventriloquo di Salvini». Dal Terzo Polo al Pd, passando per il M5S, le reazioni all'informativa del ministro Matteo Piantedosi sono state durissime. Il primo a scagliarsi contro il responsabile del Viminale è stato, in Senato, Carlo Calenda, leader di Azione, accusando Piantedosi di aver tenuto una «relazione prefettizia» fatta di «poche idee e confuse», che replica «lo spettacolo incivile di Salvini del governo Conte 1». Un canovaccio che, da lì in poi, hanno ripreso un po' tutti: Simona Malpezzi, capogruppo dem, ha definito il ministro «ventriloquo di Salvini».  Barbara Floridia, capogruppo del M5S, lo ha invitato a non imitare «l'ex ministro Salvini: percorra una strada autonoma e migliore».

In difesa è intervenuto Maurizio Gasparri, Forza Italia, ricordando che «noi, con Berlusconi, abbiamo fatto i piani per la Libia e per l'Africa, siamo più pacifisti dei pacifisti». Mentre l'ex ministro Salvini, entusiasta e per nulla offeso per le tante citazioni, è stato tra i primi a fare i complimenti a Piantedosi su Twitter: «Bravo ministro, torniamo a far rispettare la legge e la dignità dell'Italia, avanti così». Dalla parte di Piantedosi anche Alberto Balboni, senatore di FdI, che ha definito «naufraghi senza naufragio» le persone salvate dalle Ong. Non è stato più tenero il dibattito a Montecitorio.

 

«Che sia stata una gestione fallimentare lo dimostra il fatto che alla fine abbiate dovuto far sbarcare tutti. Quello che stavate facendo, uno sbarco selettivo, non si può fare», ha detto Matteo Orfini, Pd. Mentre Walter Verini, sempre Pd, definiva il discorso del ministro «un arido mattinale», segnato da «scarsa umanità, illusione di sicurezza, modesta visione». Ancora più duro Peppe Provenzano, vicesegretario Dem: «I concetti di "dignità umana" e "interesse nazionale" sulla bocca di Piantedosi suonano come due bestemmie». Mentre per Aboubakar Soumahoro (Verdi e Sinistra) «il governo ha violato ogni legge». A difendere Piantedosi, a Montecitorio, è stato Riccardo Molinari, capogruppo della Lega, che ha chiesto il ripristino del decreto Salvini che prevede «la confisca delle navi che violano le regole italiane». Ancora più tranchant Tommaso Foti, capogruppo di FdI: basta con la «solidarietà pelosa». 

Intanto Salvini, da Monfalcone, rinnovava i complimenti: «Piantedosi? L'uomo giusto al posto giusto». Piaccia o non piaccia, i temi sollevati da Piantedosi hanno aperto una breccia a Bruxelles. Oggi il ministro dell'Interno incontrerà la commissaria europea per gli Affari interni, Ylva Johansson, per affrontare il tema dei migranti. «Serve», ha detto la commissaria, «un sistema appropriato di solidarietà e responsabilità, e a questo scopo è stato proposto un nuovo Patto sulla migrazione e sull'asilo. Siamo pronti a sostenere gli Stati membri». E ha annunciato di voler proporre «una roadmap» perché «gli Stati membri e il Parlamento Ue possano adottare la proposta durante questo mandato». Per la premier francese Elisabeth Borne «è urgente». Per la Borne «serve un Consiglio dei ministri europei dell'Interno».