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Porta a Porta, Crosetto: "La situazione degenera", un'altra guerra?
Il ministro della Difesa Guido Crosetto fa il punto su guerra ed emergenze migratorie ospite di Porta a Porta, il programma di Bruno Vespa in onda su Rai 1. La puntata è quella di oggi, mercoledì 16 novembre, e nel pomeriggio filtrano le anticipazioni della registrazione. E Crosetto parte dal caso Kosovo-Serbia, una vicenda che può deflagrare in una nuova guerra, tremendamente vicina ai nostri confini.
"C'è il rischio di una degenerazione della situazione tra Kosovo e Serbia alla luce delle tensioni che si sono manifestate sulla crisi della targhe automobilistiche", spiega il ministro della Difesa Guido Crosetto. "Vedo una situazione che sta degenerando nel rapporto tra Kosovo e Serbia che mi preoccupa molto, di fatto la prossima settimana con il ministro Antonio Tajani abbiamo deciso di andare insieme sia in Kosovo sia in Serbia perché pensiamo che sia utile la nostra presenza per portare anche lì un po' di ragionevolezza", ha rimarcato Crosetto.
E ancora, parlando dell'invasione russa in Ucraina, ha ricordato: "Ci sono milioni di persone che potrebbero avere la necessità di uscire dall'Ucraina, da 7 a 10 milioni secondo i più pessimisti. E' una tattica che crea nervosismo, irritazione e odio. "La tattica è chiarissima - ha aggiunto - creare dei 'migranti invernali' perche' non avranno la possibilita di scaldarsi", ha denunciato la strategia del Cremlino.
Quindi sul caso del missile che ha colpito in Polonia. "La tesi più accreditata al momento rispetto alla vicenda del missile caduto in Polonia, che ha ucciso due lavoratori in un'azienda italo-polacca, è che sia un missile della difesa aerea ucraina", ha confermato il fondatore di FdI sempre a Porta a Porta. "Pare dalle ultime notizie che potrebbe essere un missile ucraino che non ha centrato l'obiettivo, normalmente esplodono, ma questo pare non sia esploso e sia caduto in territorio polacco. La prova definitiva non esiste ancora, ma questa è la tesi che adesso va più accreditata", ha concluso Guido Crosetto.