Salire in cattedra
L'aria che tira, Gasparri smaschera Macron: "Perché alza la voce"
Ai microfoni di Myrta Merlino a L'Aria Che Tira interviene Maurizio Gasparri. È lui, durante la puntata di lunedì 14 novembre su La7, a prendere le difese del governo. Da giorni l'esecutivo Meloni è al centro di un acceso botta e risposta con la Francia. Il motivo? Gli sbarchi, l'accoglienza dei migranti e il ruolo delle ong. Così ancora una volta il senatore di Forza Italia ribadisce la posizione già espressa: "Come ha detto Tajani, nel 2050 avremo miliardi di abitanti africani e una pressione epocale. O l'Europa si attrezza con un Piano Marshall per l'Africa, con dei flussi programmati, con una fermezza concordata rispetto ai trafficanti, o da questa vicenda i nostri nipoti non ne usciranno fuori, non Macron, Mattarella o la Meloni".
Nel tentativo di ricucire i rapporti con l'Eliseo, il vicepresidente del Senato parla di un faccia a faccia. "I ministri degli Esteri si incontreranno e si parleranno. Non è una questione che si risolve in un pomeriggio". Se la visita sia già programmata o meno non è dato sapersi, ma è certo per Gasparri che questa avverrà. E accadrà nonostante sulla questione, nel tentativo di mettere una toppa, sia intervenuto Sergio Mattarella.
A lui, presidente della Repubblica, sembra riferirsi il senatore quando consiglia: "Non dobbiamo farci spaventare da Macron. È stato eletto presidente della Francia e poche settimane dopo non ha avuto la maggioranza alle elezioni politiche". Diverso discorso per il governo italiano: "Abbiamo vinto le elezioni dicendo che avremmo fatto politiche più severe sull'immigrazione. Macron non ha la maggioranza in Parlamento, Le Pen e Zemmour lo attaccano quindi alza la voce in Francia per non perdere consenso. È tutta politica".