Violenze

Giorgia Meloni sfila impiccata a Bologna? E la sinistra... doppio orrore

Un vero e proprio gesto d’odio, inqualificabile e intimidatorio, quello compiuto da due collettivi che a Bologna hanno organizzato un corteo per protestare, tra le altre cose, contro la norma anti-rave. Manifestare è più che legittimo, come sottolineato in più occasioni proprio da Giorgia Meloni: ci sono però dei limiti, che gli organizzatori hanno decisamente superato, decidendo di appendere a testa in giù un manichino che rappresentava proprio la presidente del Consiglio.

 

 

“Il gesto è gravissimo. Il silenzio di alcuni esponenti politici lo è ancor di più”, ha commentato Guido Crosetto. Da destra la condanna a quando avvenuto nel corso del corteo bolognese organizzato dai collettivi è stata unanime, mentre a sinistra finora è stata registrata soltanto la reazione di Simona Malpezzi, capogruppo del Pd al Senato: “È molto grave quanto avvenuto ieri a Bologna dove durante un corteo è stato esposto un manichino raffigurante la presidente Meloni esposto a testa in giù. Condanniamo con forza ogni gesto d'odio intimidatorio e violento. Solidarietà alla presidente del Consiglio”.

 

 

Solidarietà che è arrivata nei confronti della Meloni anche da parte di Matteo Renzi, che ha parlato di “atto intimidatorio” nei confronti della premier da “condannare senza incertezze”. Il leader di Italia Viva ha poi espresso tutta la sua vicinanza alla Meloni e alla sua famiglia, mentre tra Pd e sinistra per ora resta il silenzio, con l’unica eccezione rappresentata dalla Malpezzi.