Il caos è totale
Giuliano Pisapia snobba il Pd? L'ultima carta in Lombardia...
Non appena è diventata ufficiale la candidatura di Letizia Moratti alla presidenza della Regione Lombardia sotto le insegne del Terzo Polo, un terremoto ha scosso le mura, già vacillanti, del Pd. Scongiurato ogni dubbio su un ipotetico accordo con il Terzo Polo per le regionali lombarde, a sinistra la ricerca di un candidato - dopo che è venuta meno la disponibilità di Carlo Cottarelli - è ora tutta aperta.
A farsi largo nelle ultime ore è stato il nome dell'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, attuale deputato europeo del Pd, con una storia a sinistra (era stato deputato indipendente di Rifondazione Comunista) e la capacità, già dimostrata, di saper parlare anche ai moderati. Pisapia, tra l'altro, sconfisse Moratti nel 2011 nella corsa a Palazzo Marino, dopo tanti anni di amministrazione di centrodestra.
È evidente, insomma, come il Pd e i suoi alleati debbano puntare su un profilo chiaramente collocato a sinistra se vogliono potersi battersi con onore alle elezioni regionali del 2023. In una partita a tre con il leghista Attilio Fontana in corsa per il centrodestra e la Moratti in corsa per il Terzo Polo, occorre un candidato di sinistra per raccogliere tutto il voto utile di sinistra che è possibile raccogliere. Non c’è solo in gioco la vittoria della Regione - tra l'altro difficile visto il panorama così frastagliato - ma la scomparsa stessa di un mondo di sinistra. Molti, infatti, vedono in Pisapia la carta migliore da giocare non solo per unire il Pd, ma anche il resto del centrosinistra, i civici e il Movimento 5 Stelle. A maggior ragione se l'obiettivo del Terzo Polo è quello di allargarsi. Per tutti questi motivi, dunque, il pressing sull'ex sindaco di Milano è forte. Eppure, pare che da parte di Pisapia non sia arrivata nessuna vera apertura, e l’alternativa più concreta alla sua candidatura, ad oggi, sono le primarie di coalizione.