È bastato un rave...
Piantedosi manda in tilt la sinistra: l'erede di Letta lo ringrazia
Quattordici organizzatori del rave party di Modena sono stati denunciati, mentre sono finiti sotto sequestro gli impianti audio utilizzati nel capannone di via Marino, per un valore di 150mila euro. Le operazioni si sono concluse nella tarda serata di ieri e sono state seguite anche da Stefano Bonaccini. Quest’ultimo ha creato un po’ di imbarazzo a sinistra, dato che non si è accodato alla polemica sul ministro Matteo Piantedosi e sul decreto che prevede una stretta sui rave.
Il governatore emiliano ha infatti ringraziato “tutti coloro che hanno lavorato a una soluzione positiva che ha permesso di tornare a una situazione di normalità rispetto a un evento organizzato illegalmente e in un capannone inagibile, uno spazio, quindi, che non poteva essere utilizzato in alcuna maniera”. Poi ha ringraziato "il prefetto, il questore, il sindaco di Modena oltre ovviamente al ministro dell’Interno, coi quali sono rimasto in contatto in queste ore. La procura, e grazie ovviamente a tutte le forze dell’ordine, alla polizia locale, ai vigili del fuoco, il servizio 118 e il sistema di Protezione civile”.
In seguito Bonaccini è stato interpellato sulle nuove norme sui rave party: “Non ho avuto il tempo di leggerlo, lo leggerò nel dettaglio. Mi sembra ci siano un po' di cose un po' esagerate. Potrò commentarlo, come faccio sempre, non sui titoli o i sentimenti, ma sulla concretezza. Ho l'impressione che si sia voluto, come primo atto del governo, mettere un punto, come dire, che parli oltre il provvedimento che è stato preso. Io sono abituato a ragionare sulle cose fatte, mi sembra che ci sia qualche forma di esagerazione”.