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"Perché Giorgia Meloni ha le pal***e". Sallusti gela lo studio

"Perché Giorgia Meloni ha le p***e". Fuori dai denti e da metafora: Alessandro Sallusti, in collegamento con Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, emette la sentenza definitiva sul caso "il presidente o la presidente". Una telenovela surreale, scatenata da Laura Boldrini e sinistra taleban-femminista alla Michela Murgia o Elly Schlein, ossessionata da desinenze, articoli, suffissi, schwa e dintorni.

 

 



Come noto, la leader di Fratelli d'Italia ha comunicato di preferire essere indicata come "il presidente del Consiglio" anziché con l'articolo femminile "la". Apriti cielo, e soprattutto apriti processo mediatico: la Boldrini l'ha accusata di fatto a Piazzapulita di essere schiava di un retaggio maschilista e patriarcale e di aver lasciato poco spazio alle donne nel governo (al ché, Nunzia De Girolamo le ha opposto un'obiezione ovvia: "Laura, ma è donna...").  Parole che facevano il paio con il tragicomico intervento in aula di Debora Serracchiani, che aveva accusato la Meloni di volere le donne un passo indietro agli uomini (con conseguente fucilata in aula come risposta: "Mi guardi, onorevole Serracchiani? Le sembro che io stia un passo indietro?").



"Perché la Meloni ha le pal***e". Guarda il video di Sallusti a Otto e mezzo
 

A Otto e mezzo si affronta la questione con taglio molto caustico. L'immunologa Antonella Viola, per esempio, propone: "Allora io chiamerò Salvini 'la signora vicepresidente del Consiglio'".  Ma è il direttore di Libero a far simpaticamente indispettire la Gruber, che ha appena chiesto perché la Meloni abbia sottolineato di volersi far chiamare "il presidente". "Per due motivi - chiosa Sallusti -. Perché ha le p***e. E poi per far arrabbiare la Gruber". Obiettivo centrato.