Parole chiare
Porta a Porta, Piantedosi: "Quelle due navi...". Migranti, il trionfo del ministro
Le parole del ministro degli Interni Matteo Piantedosi a Porta a Porta non state fin troppo chiare. Il titolare del Viminale ha parlato delle vicenda delle due navi Ong, Ocean Viking e Humanity1 che di fatto restano a largo e non hanno ancora ottenuto l'autorizzazione per lo sbarco: "Abbiamo applicato la legge, i famosi decreti sicurezza rivisitati ma che sono rimasti sostanzialmente nel loro impianto".
Poi ha aggiunto: "Le persone a bordo delle navi delle ong non sono in condizioni di insicurezza. Tra l’altro in questi casi siamo disponibili a farci carico di persone che dovessero versare in condizioni di fragilità e forniture particolari se ci fosse bisogno ma questo non ci è stato ancora chiesto. Le navi sono abbastanza lontane". Insomma la linea del nuovo corso del Viminale è chiara: soccorsi sì, ma niente sbarchi da navi che non battono bandiera italiana. E questa presa di posizione del ministro degli Interni arrivata a Porta a Porta è stata accolta in modo positivo dai social.
Su Twitter da ieri sera si susseguono commenti sulla linea di Piantedosi che di fatto prova a dare un freno all'ingresso dei clandestini nel nostro Paese: "Piantedosi con aplomb di ministro con estrazione prefettizia, spiega molto pacatamente che si applica il principio della nazionalità della nave. Senza negare il soccorso. Per ora le navi sono in sicurezza e pure le persone. Non fa una piega...", scrive un utente. E un altro, tra i vari commenti a favore di Piantedosi, afferma: "A #portaaporta il ministro #Piantedosi a cui va un plauso per aver ribadito un principio di dir. int.le semplice quanto ovvio: la nave che batte bandiera di uno Stato è territorio di quello Stato. Chi ha affermato il contrario, dal conte 2 al draghi 1, ha detto una cialtronata". Insomma il ministro degli Interni ha ribadito un punto importante: l'accoglienza dei migranti va regolarizzata, basta con la stagione dei porti spalancati.